Kraft Heinz ha rinunciato alle manovre finalizzate ad acquisire il controllo di Unilever. La proposta da 143 miliardi di dollari, la maggiore mai fatta nel settore alimentare, è stata infatti “amichevolmente” ritirata dalla società americana posseduta dai brasiliani di 3G Capital e da Berkshire Hathaway di Warren Buffett. Lo hanno comunicato congiuntamente le due società domenica 19 febbraio dopo che venerdì le azioni Unilever avevano chiuso le contrattazioni in Borsa con un rialzo superiore al 13% sulla notizia dell’offerta proveniente dagli Stati Uniti. La proposta di Kraft Heinz era stata però giudicata inadeguata dai vertici del gruppo anglo-olandese ed era stata quindi rinviata al mittente.
“MASSIMA CONSIDERAZIONE PER UNILEVER” –“Unilever e Kraft Heinz si tengono l’un l’altro in grande considerazione. Kraft ha la massimo rispetto per la cultura, le strategie e la leadership di Unilever” si legge nello stringatissimo comunicato congiunto nel quale si rende noto il ritiro dell’offerta. Una formula di rito che sottende, però, la volontà di ricucire un rapporto che si era strappato con la mossa degli americani, ritenuta probabilmente molto aggressiva nei modi oltre che non congrua nel quantum. D’altronde la società che ha sua sede operativa a Chicago, nell’Illinois, aveva lasciato chiaramente intendere che avrebbe voluto trovare un accordo amichevole.
KRAFT GUARDERA’ AD ALTRE PREDE? – Lo stop alle contrattazioni per l’operazione del secolo nel settore alimentare, più grande numericamente di quella che ha portato alla nascita di AB Inbev SABMiller (chiamata non ufficialmente Megabrew), lascia comunque aperte molte domande, la maggiore delle quali è verso chi rivolgerà le sue attenzioni Kraft Heinz nel tentativo di accrescere la sua taglia e continuare a creare valore tramite sinergie ed efficientamento dei costi. Fonti di stampa hanno rivolto le attenzioni verso Mondelez International, spin off proprio di Kraft nel 2012, con una presenza importante in Europa come Unilever.
Allo stesso modo resta inevasa la domanda sulla possibilità di Univeler di restare autonoma in futuro e sulla sua necessità di dover invece intervenire al proprio interno per creare efficienza, accrescere il proprio valore di mercato e difendersi da eventuali attacchi esterni. O spuntare un prezzo maggiore per una futura riedizione di questo matrimonio da mille e una notte, se mai le due società decidessero di riavvicinarsi.