Nonostante le istanze salutistiche coinvolgano tutto il settore alimentare, gli italiani non rinunciano a piccole tentazioni di gola come quelle offerte dal mondo delle salse che, semmai, si convertono in versioni più “naturali”. I dati di mercato lo dimostrano: la categoria nel complesso tiene, con segmenti che performano meglio, come le salse etniche. Il comparto, infatti, ha chiuso il 2016 con un incremento dei volumi totali in Italia del +0,6%, a fronte di una leggera battuta d’arresto nel fatturato (-0,2%, pari a circa 500mila euro) dovuta a un calo generale del prezzo medio (fonte: Nielsen). Il mercato delle salse in Italia è cresciuto nel 2016 principalmente per l’andamento positivo delle categorie maionese, barbecue e delle “altre salse” (che comprendono salsa tonnata, cocktail, yogurt ecc.) – dichiara Marie Hunault, Brand Manager Grocery del Gruppo Mondelēz in Italia – tra cui i dressing per insalata, per esempio. Il settore negli ultimi anni ha visto arrivare prodotti da altre culture, con sapori nuovi come la salsa barbecue o la recente salsa messicana. Una novità quest’ultima, che sebbene sia ancora una nicchia, cresce di oltre il 17% in base ai dati Nielsen.
Tutti i numeri
La distribuzione delle salse non è omogenea né per area geografica né per canale distributivo. Dai dati Nielsen, Il Nord-Est è l’unico a crescere a valore (+1,6%) e a volume (+3,3%). Tuttavia, a livello di aree, l’Area 1, cioè il Nord-Ovest, resta la principale – precisa Alessandro Togni di Nielsen – con oltre il 30% delle vendite, sia a volume che a valore, e un andamento stabile rispetto all’anno precedente. Considerando i canali distributivi, calano le grandi superfici (iper e super). La crescita dei volumi è sostenuta dai negozi tradizionali e in particolare dai discount che, con un incremento del +8,5%, coprono quasi il 24% delle vendite totali.