Il Parlamento Europeo di Strasburgo è intervenuto, con una mozione, in merito alla sostenibilità nella produzione dell’olio di palma. In particolare, per ridurne il suo utilizzo nel tentativo di arrestarne l’impatto ambientale sul pianeta. Questo è quanto emerge dalla votazione sulla risoluzione non vincolante del 4 aprile scorso in cui, con 640 voti a favore, si è richiesto alla Commissione di introdurre un sistema di certificazione unico per l’olio di palma in entrata nel mercato dell’Unione europea. Inoltre, con lo stesso intervento, è stato richiesto di eliminare progressivamente l’utilizzo di oli vegetali, tra cui quello di palma, nei biocarburanti entro il 2020. La stessa votazione ha contato, anche, 18 voti a sfavore e 28 astensioni.
Obiettivo tracciabilità
La mozione, presentata a marzo, è stata accolta anche con favore da Rspo, l’associazione internazionale che riunisce gli stakeholder della filiera sostenibile dell’olio di palma e che ha ideato un innovativo sistema di tracciabilità. I parlamentari promotori della mozione hanno fatto notare, inoltre, che il 46% dell’olio di palma importato dall’UE è utilizzato per produrre biocarburanti che richiedono l’uso di circa un milione di ettari di suolo tropicale. Proprio per questi motivi hanno richiesto alla Commissione un sistema unico di certificazione per garantire che solo olio di palma sostenibile entri nel mercato UE. Secondo i deputati l’ UE dovrebbe migliorare la tracciabilità dell’olio di palma importato, arrivando anche a considerare la possibilità di applicare differenti dazi che riflettano accuratamente i costi reali. In merito alla questione, anche in Italia era già partita una campagna promossa Unione italiana per l’olio di palma sostenibile.
Le richieste degli eurodeputati
Il testo della mozione sull’olio di palma è stato redatto dalla deputata della Repubblica Ceca Kateřina Konečná, della Sinistra unitaria europea (Gue). Vogliamo un dibattito aperto con tutti gli attori per avere una produzione di olio di palma sostenibile, senza abbattere foreste e con condizioni dignitose per quanto riguarda i diritti umani, afferma l’eurodeputata. Nel suo report è stato richiesto alla Commissione anche di implementare una serie di misure volte a eliminare la deforestazione e la distruzione di habitat naturali nella catena di produzione dell’olio di palma. Un’attenzione particolare è stata riservata al sud-est asiatico, una delle aree più interessate del pianeta da questa problematica. Infine, la Konečná, ha aggiunto: Questa è la prima relazione del Parlamento europeo su questo tema e spetta alla Commissione decidere come agire. Non possiamo ignorare il problema della deforestazione, che minaccia l’accordo globale COP21 sui cambiamenti climatici e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.