Conad chiude il 2016 con una performance degna di nota, tra le migliori del settore. Stiamo parlando di un fatturato della rete di vendita di 12,4 miliardi di euro, 230 milioni in più rispetto al 2015 (un incremento del +1,6%). A queste cifre si sommano quelle della quota di mercato, che si attesta all’11,95% ed è così ripartita: Il marchio cresce nei supermercati e arriva al 20,71% (+0,6% sul 2015) e nel libero servizio con il 14,11% (+0,2 sul 2015). Merito anche della lenta ma progressiva ripresa economica?
Investire per migliorare
Ci sono piccoli segnali di ripresa che non consentono, però, alle famiglie di abbassare la guardia -commenta l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese– Abbiamo un solido piano di investimenti per crescere a tassi superiori alle medie di mercato e puntare a una relazione ancora più forte con i clienti. Rispondiamo in modo concreto e tempestivo alle loro legittime aspettative. Il piano strategico di sviluppo di Conad, infatti, prevede per il triennio 2017-2019 investimenti per 1.101 milioni di euro, così ripartiti: 413 nel 2017, 402 nel 2018 e 286 nel 2019. Somme che saranno destinate a nuove aperture e ristrutturazioni. Con una previsione di crescita del fatturato annuo del 4,7%, e grazie a un patrimonio netto aggregato arrivato a 2,2 miliardi di euro, Conad ha solide credenziali per soddisfare i suoi intenti. Intanto l’andamento del fatturato della rete di vendita, nel primo quadrimestre 2017, registra un incremento di 171,6 milioni di euro (+4,8% rispetto allo stesso periodo 2016). Le migliori prestazioni le hanno offerte i punti vendita Conad Sapori&Dintorni (+17,6%), Ottico Conad (+8,6%) e i supermercati(+6,2%).
Il segreto di Conad
Questa crescita è avvalorata anche dalla varietà dei suoi canali distribuitivi: con 3.169 punti vendita ha articolato la propria offerta dal negozio sotto casa allo specializzato; dal superstore all’ipermercato e al discount. Nel corso del 2016, sulla scia dei modelli di consumo che impongono di risparmiare anche sulla spesa quotidiana, Conad ha portato avanti anche una politica di convenienza nel rapporto qualità/prezzo. A beneficiarne sono anche i clienti che possono contare su un risparmio complessivo che ammonta a 686 milioni di euro nel solo settore del largo consumo confezionato (fonte: Iri). Determinanti in questo senso sono i prodotti a marchio, che si confermano una leva in grado di sviluppare il posizionamento di insegna in modo distintivo (dei prodotti venduti uno su tre è a marchio Conad). Il trend di crescita è di gran lunga superiore rispetto alle media del mercato, con un fatturato di 3 miliardi di euro (200 milioni in più rispetto al 2015, +7%). Tra le varie linee, Il biologico e quelle benessere hanno fatto registrare delle performance considerevoli.