Il testimone di Veronesi holding S.p.A. – azienda titolare dei marchi Aia, mangimi Veronesi e salumi Negroni e Montorsi, con 8mila addetti e fatturato 2016 a 2,8 miliardi è la prima in Europa nel settore avicolo e quarta nell’alimentare italiano, dopo Ferrero e Barilla – passa dalla seconda alla terza generazione. Dal nuovo consiglio di amministrazione che resterà in carica fino al 2019 escono infatti i figli del fondatore Apollinare Veronesi (Carlo, Giordano, l’ex Presidente Bruno, Marcella e Luisa) ed entrano i nipoti, tutti con un’età compresa tra i 40 e i 50 anni. Il cda passa da 11 a 6 membri e i componenti sono Mario Veronesi (Presidente), Marcello Veronesi (vice presidente), Tommaso Veronesi, Antonio Nicodemo, Francesco Ballini e Luigi Fasoli (Amministratore Delegato, unica conferma nel cda).
Nel segno della continuità
Si tratta di una rivoluzione nel segno della continuità. I giovani che oggi prendono il comando erano già tutti impegnati da tempo all’interno del colosso di famiglia e coinvolti nel consiglio di amministrazione. Tuttavia ora le scelte decisive toccheranno esclusivamente a loro. Il percorso di rinnovamento è avviato e le sfide sono tante a cominciare dall’export, visto che per competere con i giganti d’Oltreconfine serve una politica robusta di espansione e acquisizioni.
Un Gruppo in crescita
Senza dimenticare che il gruppo Veronesi è in crescita costante da più di sei anni. Registra performance particolarmente brillanti nella grande distribuzione organizzata, dove ad esempio nel 2015 ha messo a segno un incremento del +11% a volume e del +8,2% a valore (dati Iri Totale Italia I+S+Lsp), grazie soprattutto a lanci di nuovi concept in grado di rivitalizzare le vendite. Un esempio della capacità di innovare dei marchi del Gruppo è l’assegnazione del primo posto nella categoria Salumi del Premio Prodotto Food 2016 con Negroni Salumi in Petali, la linea ready to eat lanciata nell’estate 2015.