Pronunciato da Jack Ma suona un po’ come il New Deal di roosveltiana memoria. E del resto il piano New Retail varato da Alibaba punta proprio a imprimere un “nuovo corso” al mondo della distribuzione, rendendolo più flessibile, tecnologico ed efficiente. Un’integrazione armoniosa tra online e offline, capace di ridefinire i confini tra i due canali e renderli complementari, proprio come intende fare Amazon negli States. O forse in maniera più pratica, concreta e, aspetto non certo secondario, economica. Dal 2015 infatti il colosso cinese dell’ecommerce è impegnato a sviluppare il format di supermercati fisici Hema, a cui ha aggiunto nei giorni scorsi tre nuove aperture tra Shanghai e Pechino, portando quindi a 13 il numero complessivo degli store.
Oltre l’effetto “wow” di Amazon
I negozi, dal concept discreto e ordinario, ricordano solo in parte il design futuristico di Amazon Go. Consentono di acquistare i prodotti alimentari, ordinarli per la consegna a domicilio, oppure consumarli direttamente sul posto. I pagamenti avvengono tramite smartphone, scansionando i codici a barre e e utilizzando un’app dell’insegna collegata ad Alipay. Chi opta per il delivery di cibo fresco, inoltre, non dovrà attendere oltre 30 minuti per vederselo recapitare a casa.
Il ruolo dei Big Data
Ciascun articolo possiede quindi un barcode, utile sia per conoscere il prezzo sia per avere informazioni dettagliate sul prodotto. Ma, soprattutto, permette ad Alibaba di utilizzare i Big Data per un’accurata profilazione dei clienti, in modo da fornirgli consigli, offerte e notizie personalizzate.
Il modello Hema
L’ecommerce in Cina rappresenta circa il 15% del totale delle vendite al dettaglio. L’obiettivo di Jack Ma non è però tanto incrementare ulteriormente questo dato, bensì digitalizzare il restante 85%. E, in tal senso, Hema si pone come un modello di business facilmente replicabile, mostrando appunto all’intero mercato i vantaggi di un approccio realmente multicanale. Senza con questo accantonare i supermercati tradizionali, ma anzi reinventandoli. Non a caso, Daniel Zhang, Ceo di Alibaba, considera gli store della catena “una vetrina delle nuove opportunità”.
Le altre mosse
Intanto però Alibaba è attivo nel grocery anche su altri fronti. Il mese scorso, del resto, ha annunciato di aver acquisito il 18% delle azioni di Lianhua Supermarkets, catena tra i leader della distribuzione in Cina. Solo qualche mese prima, inoltre, ha stipulato una partnership strategica con Bailian Group, maggiore retailer del Paese per numero di punti vendita.