Nonostante le tensioni sui prezzi e sui costi delle materie prime, è un buon momento per il mercato delle patatine e degli snack salati, che avanzano sia nei volumi che nelle vendite a valore. Il merito va soprattutto a un’offerta che continua a diversificarsi per incontrare le più moderne esigenze di consumo. Nelle patatine, infatti, alle referenze più classiche nel formato famiglia si aggiungono prodotti premium e arricchiti con nuovi sapori, che puntano sull’artigianalità della lavorazione o su un basso contenuto di grassi. Negli snack arrivano invece proposte più ‘benessere’, a base di legumi e verdure, o biologiche, che si affiancano a proposte più ‘indulgence’. Il tutto accompagnato da packaging studiati ad hoc per le diverse occasioni di consumo.
Tutti i numeri
Dopo il rallentamento del 2015, le patatine hanno ripreso a crescere. Secondo i dati Nielsen Market Track sul totale Italia all’anno terminante al 29 gennaio 2017, le vendite hanno raggiunto un fatturato di 307 milioni e volumi pari a 45mila tonnellate: i trend risultano molto positivi rispetto allo scorso anno, con un +6,7% a volume e un +4,6% a valore. Lo scaffale presenta molte novità, aumentano le referenze presenti così come lo spazio a disposizione. Anche per la categoria degli snack salati il trend è positivo. Il mercato ha realizzato infatti nell’ultimo anno un fatturato pari a 249 milioni di euro, in crescita del +4,1%, e volumi per 29mila tonnellate, in aumento del 5,6 per cento. Per quanto riguarda il referenziamento medio, continua la contrazione in particolare negli iper (52,5 referenze medie, in calo del -1,3%), mentre nei super si recupera il calo dello scorso anno (25,3 referenze medie, +2,3%).