Valorizzare le filiere agricole per avvicinarle ai sempre più numerosi consumatori attenti al cibo prodotto con standard elevati di qualità e trasparenza dal campo alla tavola. Con queste premesse la catena francese Carrefour ha presentato il nuovo marchio ombrello “Filiera Qualità”, che identifica una serie di produzioni di 4.700 fornitori del gruppo che operano secondo modelli virtuosi di economia sostenibile e positiva. Questa iniziativa è nel solco di altri progetti di filiera quali, ad esempio, “Origine trasparenza” di Coop. La presentazione del nuovo brand è avvenuta. durante il Salone Carrefour (una “fiera”interna per i franchisee del gruppo) che si è svolto negli spazi di Milano Congressi, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale all’Agricoltura del Piemonte Giorgio Ferrero, che ha parlato dell’esperienza di ‘Piemunto’. Ovvero il progetto di valorizzazione della filiera del latte piemontese sposato per primo proprio da Carrefour, come ha sottolineato l’assessore che ha fatto da testimonial istituzionale, si potrebbe dire, della validità di questo tipo di progetti.
Supportare le buone pratiche della filiera agricola
Alcuni dei valori identificativi del nuovo marchio, ha sottolineato la società, sono la protezione delle specie animali a rischio, l’alimentazione corretta e priva di antibiotici, l’attenzione al benessere animale, la tutela della biodiversità e della qualità dell’ambiente lavorativo, oltre al sostegno alla crescita, anche economica di aziende locali piccole ma votate all’eccellenza che, grazie alla catena francese, riusciranno ad accedere a mercati geografici distanti dai posti di origine. Abbiamo iniziato a parlare di filiera 16 anni fa, tra i primissimi in Italia perché fin da allora crediamo nell’importanza di controllare ogni singolo passaggio tra il produttore e la tavola dei nostri clienti ha commentato Grégoire Kaufman (nella foto al centro con Luigi Scordamaglia, Ad di inalca e presidente Federalimentare), direttore commerciale e marketing Carrefour Italia.
Da Inalca carne di scottona delle Bonifiche Ferraresi
Durante l’incontro è stato presentato un duplice accordo: il primo con Inalca (gruppo Cremonini) per la fornitura di carni di scottona di qualità che arriveranno anche da un nuovissimo impianto di allevamento costruito da Bonifiche Ferraresi all’interno della sua proprietà agricola e costato circa 11 milioni di euro; il secondo con Crea-Api (un’unità di ricerca per l’apicoltura e la bachicoltura) per la creazione di un disciplinare da adottare nelle filiere di agrumi attualmente venduti con il marchio Viversano Carrefour e per limitare l’impatto dei pesticidi sulle api, che li soffrono molto com’ è noto. Di questo secondo accordo ha dato testimonianza il gruppo MaDi Fruit, una società della piana di Catania attiva negli agrumi che implementerà questo protocollo nei 120 ettari di sua proprietà.