La contrapposizione tra canali non aiuta certo il business. Lo ripetono ormai da anni i sostenitori del cross-channel e dell’omni-channel e lo confermano sempre più frequentemente le strategie dei retailer. Se quindi l’e-commerce non sancirà la fine del commercio fisico, tanto vale cercare accordi e partnership capaci di massimizzare i profitti per entrambi, integrando quanto più possibile i modelli. In tal senso, un esempio concreto è quello di ospitare, all’interno dei supermercati di malta e mattoni, dei punti di ritiro per gli ordini effettuati online con società terze. Una pratica già molto diffusa all’estero, ma ormai di moda anche in Italia, dove non mancano intese specifiche tra rivenditori tradizionali e pure player del digitale, a cominciare da Amazon.
Pam Panorama ospita gli Amazon Locker
L’ultimo annuncio di una simile collaborazione arriva da Pam Panorama, che ha deciso di installare i chioschi Amazon Locker in molti dei suoi 170 punti vendita, coprendo 66 città in 11 Regioni. Il servizio, quindi, consente ai clienti di prelevare i loro acquisti online all’interno degli store, utilizzando un codice ricevuto via email.
Vantaggi reciproci
In realtà la catena aveva già avviato una prima sperimentazione alla fine dello scorso anno, riscontrando subito un notevole gradimento da parte della clientela. Ovviamente, in questo come in tutti gli altri casi, i supermercati ne beneficiano in termini di traffico, diventando dei punti di riferimento per gli shopper e offrendogli un servizio senz’altro apprezzato.
Punti di ritiro anche da Unes e U2
In Italia attualmente gli Amazon Locker sono presenti anche in molti store di U2 Supermercato e Unes, situati in 43 città di Lombardia, Veneto e Piemonte. Compaiono, poi, in numerosi centri commerciali lungo tutta la penisola.
Il pioniere è Asda
All’estero, tuttavia, la pratica è ben più diffusa. Oltre a tanti retailer che investono sul pick-up in negozio degli acquisti effettuati attraverso il proprio sito e-commerce, come fa per esempio Walmart, non mancano tanti casi in cui è possibile prelevare i pacchi consegnati da venditori terzi. Su tutti c’è probabilmente l’inglese Asda, che gestisce 538 armadietti di ritiro all’interno di altrettanti sui negozi, con tanto di chioschi self service dove controllare lo stato delle spedizioni in tempo reale.