Grazie a una mobilitazione che non si fatica a definire sorprendente per gli standard italiani, già da domani, martedì 26, lo stabilimento Roncadin di Meduno potrebbe ripartire con la produzione di pizze surgelate. Oggi un centinaio di addetti è tornato nel complesso aziendale per le prove di produzione nelle due linee che sono rimaste intatte dopo il rogo di venerdì scorso: se filerà tutto liscio da domani si riprenderà con una produzione di 237 mila pizze al giorno per poi tornare gradualmente verso i 500 mila pezzi che erano sfornati prima dell’incendio. Questo risultato sarà possibile grazie alla maggiore capacità potenziale delle due linee rimaste ancora in piedi – le più moderne dello stabilimento e staccate dal plesso andato a fuoco – e al lavoro dei dipendenti su tre turni da sette ore l’uno per sette giorni su sette anziché di sei ore per cinque giorni com’era impostata l’organizzazione produttiva finora. Intanto oggi – fa sapere la società – sono ripartite le consegne ai clienti della merce che era stoccata nei magazzini (rimasti intatti dopo il rogo) e che non è stata contaminata dai fumi o dalle polveri, come ha constatato già nella giornata di sabato l’Arpa.
In sei mesi una nuova linea entrerà in funzione
L’altra buona notizia è che la proprietà della società non si è lasciata scoraggiare da quel che è successo: le quattro linee sono andate completamente distrutte ma la famiglia Roncadin ha annunciato che sarà costruita una nuova linea che dovrebbe vedere la luce nei prossimi sei mesi. La nuova linea dovrebbe servire a integrare la capacità produttiva e riportare ad un utilizzo fisiologico le due linee che dovranno girare a pieni regimi per assicurare i livelli di produzione persi con la devastazione di quelle messe fuori uso dal rogo. La società non ha ancora deciso cosa succederà ai 6000 metri quadri dell’area interessata dal rogo, se e come sarà riutilizzata. L’azienda è comunque assicurata dalla Reale Mutua, che aveva già inviato sul posto i periti lo scorso sabato per i primi sopralluoghi.
Nessun sequestro dell’area per il momento
Sul fronte delle indagini, tra oggi e domani i vigili del fuoco dovrebbero consegnare alla procura di Pordenone la relazione sulle possibili cause di questo incendio, che non dovrebbe essere comunque di origine dolosa. Il pm incaricato per il momento non ha disposto nessun sequestro dell’area interessata dalle fiamme, che è stata isolata dal resto del complesso produttivo per permettere la ripartenza delle attività. Ma se anche dovessero essere disposti i sigilli per approfondimenti d’indagine, questa è la convinzione aziendale, le due linee intatte non sarebbero interessate, per evitare il blocco totale della produzione che impatterebbe sui 540 dipendenti e sulle loro famiglie in quello che è il maggior insediamento industriale della zona. Roncadin è una delle maggiori realtà produttive di pizze surgelate, che produce soprattuto private label per tutte le maggiori catene nazionali e per molti clienti internazionali. Il 68% dei 97 milioni di euro di fatturato del 2016 proviene infatti dall’export. Tra i clienti più importanti anche la Bofrost, gruppo tedesco leader nella vendita a domicilio con una presenza forte anche in Italia.