Rappresentano un quinto dei prodotti da forno, sono consumate da 21 milioni di adulti e con 1 miliardo di euro di fatturato sono uno dei settori più innovativi dell’industria alimentare italiana. Sono i dati del comparto delle merendine secondo l’ultima fotografia di AIDEPI (fonti: Doxa/Iri), che li ha pubblicati in occasione del “viaggio” organizzato all’interno delle principali aziende del settore (Bauli, Barilla e Ferrero) per parlare di un’eccellenza italiana che fa della qualità e dell’innovazione i suoi principali fiori all’occhiello.
Ricerca e sviluppo delle merendine italiane
Lo studio di AIDEPI fa parte della campagna promossa dal sito www.merendineitaliane.it, un progetto informativo sostenuto dall’associazione che, grazie alla collaborazione di un comitato scientifico di esperti, punta a raccontare con parole semplici tutto ciò che gravita attorno al tema delle merendine: dall’etimologia storica del sostantivo fino ai trend di consumo contemporanei, passando per le ricette e i dati di ricerca & sviluppo di settore. Ci vogliono da 1 a 5 anni per lanciare sul mercato una nuova referenza e sono circa 100 i progetti a cui lavora il settore ogni anno. E mentre annualmente vengono introdotte sul mercato 20-30 nuove merendine, resistono sugli scaffali prodotti con 40 anni di storia. Lievito madre, catena di approvvigionamento a filiera corta, materie prime controllate sono, invece, le parole d’ordine nella produzione di una merendina di qualità.
Un amore senza età
L’identikit del consumatore tipo è composto non solo da bambini, ma anche da adulti. Per 7 italiani su 10 le merendine sono il dolce più innovativo sul mercato (in un paniere composto da pane e sostituti del pane, pasta, panettoni, uova di cioccolato, snack dolci, snack salati e patatine, gelati confezionati, spalmabili dolci) e il 65% dei consumatori sceglie di consumarle a metà mattino o pomeriggio. Parlando di preferenze, invece, sono sempre più premiati i prodotti con ingredienti di alta qualità, gluten free, bio e solidali (negli ultimi 2-3 anni ben 4 italiani su 10, il 37%). Ma guai a pensare alle merendine come a un prodotto solo per bambini: nel nostro Paese il 38% degli italiani le consuma in media 2 volte a settimana, soprattutto gli under 35 (il 59%), ma anche i 40/50enni e, un po’ meno, gli over 60. Quando? Per lo più a merenda (65%) e a colazione (41%); meno a cena (il 10%) e come dolce dopo pranzo (7%). Le merendine più amate dagli adulti sono le stesse che mangiavano da piccoli: in testa alla classifica degli amarcord figurano quelle tipo brioche, seguite da quelle a base di pasta frolla, quelle “tipo plumcake” e quelle a base di pan di spagna.