Si è svolta a Bologna, all’interno del Centro Congressi di Fico Eataly World, la 18esima edizione del premio Pomodorino d’Oro Mutti, istituito dall’azienda parmense nel 2000 con lo scopo di offrire un riconoscimento agli agricoltori conferenti che abbiano agito in termini di buone pratiche di programmazione, raccolta e carico, raggiungendo alti standard di qualità del pomodoro. Dei 40 migliori produttori che si sono distinti per eccellenza qualitativa, tra i 447 selezionati conferitori Mutti, quest’anno sul gradino più alto del podio è salita la società agricola Tenuta Sciuptina di Leonelli (Ferrara), che ha ricevuto il prezioso trofeo direttamente da Marcello Mutti, presidente onorario dell’azienda. Il secondo e il terzo posto sono stati assegnati rispettivamente alle aziende agricole Alessandro Tedaldi di Ferrara e Luciano Franzoni di Reggio Emilia.
La produzione
In totale Mutti ha premiato oltre 62mila tonnellate di pomodoro su un totale di circa 300mila e assegnato riconoscimenti monetari, proporzionalmente suddivisi tra i primi 40 classificati, per un totale di quasi 130 mila euro. Il quantitativo di pomodoro conferito dai premiati che si sono distinti nell’ambito del già selezionatissimo pomodoro destinato a Mutti, è pari al 21% dell’intera produzione. Quest’anno, in cui festeggiamo simbolicamente la ‘maggiore età’ del Pomodorino d’Oro, abbiamo scelto una cornice d’eccezione per attribuire questo importante riconoscimento. Fico Eataly World vuole infatti celebrare le nostre eccellenze agroalimentari, presentando ai visitatori di tutto il mondo le filiere italiane di qualità ha commentato Francesco Mutti, Amministratore Delegato di Mutti. Il pomodoro, pilastro della cultura gastronomica italiana, è un prodotto semplice che Mutti ha saputo valorizzare puntando tutto sulla qualità e costruendo un modello di partnership di lunga durata e di sinergia con la filiera agricola. Per questo, a pochi giorni dalla sua inaugurazione, abbiamo deciso di premiare i nostri migliori conferitori all’interno della Fabbrica Italiana Contadina che ha l’obiettivo di valorizzare l’agroalimentare non solo come elemento distintivo del Made in Italy, ma come emblema della nostra identità culturale e come ricchezza della nostra biodiversità. Nonostante un’estate caratterizzata da un clima non favorevole per la produzione del pomodoro a causa della siccità e delle prolungate temperature al di sopra delle medie stagionali, la campagna 2017 si è conclusa con una minima contrazione rispetto allo scorso anno.
Know-how e sostenibilità
Nel 2017, all’interno del solo stabilimento Mutti di Parma sono stati trasformati 2.981.692 quintali di pomodoro. Il bacino di approvvigionamento rimane prevalentemente l’Emilia-Romagna con il 74%, seguita dalle regioni limitrofe: Lombardia (14%) e Veneto (8%). Anche quest’anno – rimarca l’azienda di Traversetolo – il Pomodorino d’Oro Mutti vuole essere una festa dedicata agli agricoltori e al loro lavoro all’insegna della qualità e, per l’occasione, sono stati trattati due temi vicini alla visione dell’azienda e in grado di valorizzare il know-how della filiera. E a proposito di sostenibilità, dopo i risultati raggiunti in termini di risparmio idrico e riduzione delle emissioni di CO2, Mutti ha infatti intrapreso – sempre a fianco del Wwf – un percorso a favore della difesa della biodiversità degli agro-ecosistemi.