Esternamente ricorda un po’ il mango, ma una volta aperta somiglia più all’avocado, frutto esotico diventato un vero e proprio fenomeno globale. Anche la lucuma, del resto, rientra a pieno titolo nel novero dei cosiddetti superfood peruviani e, anzi, tanti analisti scommettono che la sua notorietà crescerà vertiginosamente nei prossimi mesi, offrendo enormi possibilità di business a chi saprà sfruttare la tendenza. Merito di proprietà salutari e benefiche fuori dal comune, note già alle popolazioni precolombiane. Vanta una polpa, infatti, ricca di sali minerali quali ferro, fosforo, calcio e potassio, nonché un principio attivo, la niacina, che svolge un ruolo importante nel tenere a bada il colesterolo e i trigliceridi nel sangue. Inoltre, è gluten free e presenta un indice glicemico basso, mentre i suoi enzimi aiuterebbero anche a rafforzare l’organismo e, se consumata regolarmente, a rallentare i processi di invecchiamento della pelle.
Più di un dolcificante naturale
La lucuma, chiamata anche Oro degli Inca, potrebbe dunque farsi presto largo nell’offerta dei supermercati, ben oltre il perimetro dei negozi specializzati fisici e online. Tutto ciò puntando anzitutto sul suo utilizzo in polvere, come dolcificante naturale, sostitutivo dello zucchero raffinato. Può quindi essere aggiunta al caffè, a tisane, oppure impiegata per preparare biscotti, torte, frullati, gelati, creme e budini. La polvere contiene circa 330 calorie per 100 grammi di prodotto.
I nuovi lanci a livello globale
Secondo gli esperti di Fona International, insomma, ha tutte le carte in regola per diventare il prossimo superfruit nel mercato americano, imitando il boom del kale, cavolo riccio reso trendy dalle star hollywoodiane più salutiste. Durante lo scorso anno, nel mondo i nuovi lanci di prodotti confezionati a base di lucuma sono stati complessivamente 22, dei quali la metà in Europa. Un numero doppio rispetto all’anno precedente.
Tanti utilizzi per la polvere di lucuma
Dal porridge con goji e lucuma che ha debuttato in Repubblica Ceca, fino alla cioccolata in Gran Bretagna e allo yogurt greco nel mercato sudamericano, le new entry coinvolgono trasversalmente diverse categorie, con una certa predominanza del settore dolciario. D’altronde in Peru, dove il cosiddetto frutto uovo è protagonista di tanti cibi tradizionali, il gelato al gusto di lucuma è da sempre tra i più popolari.