Era il mese di giugno 2016 quando a Perm’, città della Russia orientale europea, un robot dell’azienda locale Promobot è uscito per conto proprio dal centro di ricerca, avventurandosi per strada fino a causare un piccolo ingorgo automobilistico. A fermarlo solo le batterie scariche. Qualche mese più tardi, lo stesso prototipo, posizionato nell’atrio dell’Università di Perm’, ha arrestato autonomamente la caduta di un pesante scaffale, salvando così una bambina che vi si era arrampicata. La scena è stata registrata da una telecamera di sorveglianza. E ha fatto il giro del mondo in pochissimi giorni. Con queste premesse, tutt’altro che ordinarie, l’androide è stato “adottato” da Lenta, la seconda catena più gradi di ipermercati in Russia. Insieme ad altri suoi simili prodotti sempre da Promobot. Obiettivo: farli girare liberamente tra i corridoi di 7 store selezionati.
L’identikit dell’umanoide
Il robot, alto circa un metro e 40 centimetri, si sposta in maniera del tutto autonoma tra le corsie, salutando per nome i clienti abituali. Un’innovazione, quest’ultima, resa possibile da un software di riconoscimento facciale. Possiede poi un grande schermo touch sulla pancia a disposizione dei visitatori.
Un cyber-assistente alle vendite
Il robot lavora inoltre al fianco dei dipendenti e interagisce con gli shopper, presentando sconti speciali, promozioni e persino nuovi prodotti. Un vero e proprio assistente alle vendite, insomma. Ed è per questo motivo ben diverso dagli altri prototipi comparsi finora sul mercato europeo e americano, solitamente destinati a una sola attività ripetitiva.
I robot di Ahold-Delhaize e Walmart
Se nel mondo del delivery la sperimentazione di robot è una realtà già da tempo, l’impiego nei supermercati sembra invece più recente e, eccezione fatta per i cyber-commessi di Lena, anche meno ambizioso. Non mancano, tuttavia, diversi esempi interessanti. Per esempio negli States Giant Food Store, insegna controllata da Ahold Delhaize, la scorsa estate ha presentato Marty, un robot che controlla continuamente i prezzi e le forniture nei negozi, assicurandosi inoltre che non ci siano pericoli per i clienti, come pavimenti scivolosi o pile traballanti. Walmart, dal canto suo, sta testando in 50 store delle macchine automatiche in grado di monitorare l’inventario e i prezzi, nonché segnalare gli articoli fuori posto.