Per avere successo nel mondo spietato dell’e-commerce è necessario offrire ai clienti una shopping experience online di assoluta qualità. Ciò significa, prima ancora che vantare un assortimento ricco e prezzi concorrenziali, affidarsi a una piattaforma web estremamente rapida ed efficiente. Del resto, mezzo secondo di ritardo nel tempo di caricamento del sito può costare davvero caro al rivenditore, con effetti immediati sul business. Lo sa bene, per esempio, il retailer statunitense di moda Nordstrom, che recentemente ha subito un calo delle vendite pari all’11%, solo perché la sua homepage impiegava qualche decimo in più nelle operazioni di caricamento. Insomma, come ripetono gli esperti del settore, i consumatori sono disposti a tollerare un’attesa di circa tre secondi, o poco meno, per accedere alla pagina digitale del marketplace. Trascorso questo limite, ogni istante ulteriore di pazienza può determinare una repentina fuga verso altri lidi.
I test di Dynatrace
La company Dynatrace, specializzata nel monitoraggio degli ecosistemi digitali, ha rivelato le perfomance dei siti web durante il periodo dello shopping natalizio, analizzando i portali dei più importanti retailer di Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Germania, Cina, Australia, Spagna e Paesi scandinavi. I risultati, dunque, hanno evidenziato che in media queste piattaforme online sono state visivamente complete e pronte all’uso entro 2,5 secondi.
I tedeschi al top per rapidità
Se però Germania e Regno Unito sono al top, con tempi di visualizzazione completa pari rispettivamente a 1,59 e 1,69 secondi, Australia e Cina hanno dimostrato di essere in ritardo, segnando a loro volta 2,88 e 3,54 secondi. Poco peggio, quindi, di Spagna (2,85 secondi) e Stati Uniti (2,75 secondi).
La velocità è un must
I clienti – spiega Dave Anderson, Esperto di Digital Performance in Dynatrace -, si aspettano che i siti web vengano caricati entro tre secondi o meno. Quindi questi risultati rappresentano una buona chiave di lettura per i retailer. I numeri presi in considerazione possono essere valutati come margini minimi, ma il minimo ritardo nella user experience può avere un effetto a catena sulle vendite.
Ecco i risultati nel dettaglio: