In un contesto di crescita per l’intero mercato dell’acqua minerale, Ferrarelle SpA ha concluso il 2017 con 930 milioni di litri venduti, registrando un incremento del 4% rispetto al 2016 (+36 milioni di litri) e con un fatturato pari a 142 milioni, in crescita di 5 milioni. Questi dati confermano che il percorso intrapreso ormai 13 fa, quando abbiamo fondato l’azienda dandole il nome del marchio Ferrarelle orgogliosamente riportato in Italia, si è rivelato di valore, e questo valore ci viene riconosciuto a livello imprenditoriale e istituzionale, ha affermato Carlo Pontecorvo, presidente e AD del gruppo che imbottiglia le acque minerali Ferrarelle, Vitasnella, Fonte Essenziale, Boario, Santagata e Natíaha, nel corso della convention annuale a Bologna cui hanno preso parte tra gli altri Romano Prodi e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
Un polo del food italiano
La strada che vogliamo continuare a percorrere in futuro è ancora più ambiziosa, con la recente acquisizione di Amedei – ha aggiunto Pontecorvo riferendosi all’azienda toscana di cioccolato – come primo passo verso la creazione di un polo del food Made in Italy, incentrata sulla sostenibilità come dimostra il cospicuo investimento nella produzione di pet riciclato. Ferrarelle è infatti la prima azienda del comparto acque minerali ad entrare nel trattamento degli imballi post-consumo con la produzione di R-Pet, con il quale realizzerà in autonomia le proprie preforme, lo stato embrionale delle bottiglie. L’azienda potrà produrre le sue nuove preforme e quindi le bottiglie con il 50 % di pet riciclato, dando nuova vita ai contenitori provenienti dalla raccolta differenziata. La produzione di R-Pet avverrà nello stabilimento di Presenzano, e consentirà all’azienda di riciclare circa 23 mila tonnellate di Pet all’anno: il doppio del suo fabbisogno. Quanto all’ingresso di Amedei, ad agosto 2017 Ferrarelle ha acquisito il 99% delle quote dal fondo Octopus Europe Limited, riportando sotto la bandiera italiana il marchio d’eccellenza tricolore.