Si è spento ieri all’età di 90 anni Giuseppe Rodolfi, per anni alla guida dell’azienda parmense di trasformazione del pomodoro Rodolfi Mansueto. L’impresa è una delle più antiche industrie del pomodoro in Italia; fondata nel 1896 a Vicofertile da Remigio Rodolfi, coadiuvato dal fratello Giuseppe. Nel 1906 Mansueto, figlio di Giuseppe, acquistò grazie all’aiuto del padre e dello zio un caseificio per la produzione del Parmigiano Reggiano situato a Ozzano Taro. Qui costruì un’industria specializzata nella lavorazione del pomodoro: nacque allora la Rodolfi Mansueto Spa, famosa per prodotti come Ortolina e oggi specializzata nella produzione di polpe, sughi, polveri di pomodoro, pizza sauce, passati e concentrati. Tre gli stabilimenti attivi: Ozzano Taro, Castelguelfo e Fontanini.
Una vita in azienda
Una vita letteralmente in azienda quella di Giuseppe Rodolfi, che vi ha trascorso 70 anni. Vi era entrato nel ’45 a 18 anni, appena terminato il secolo conflitto mondiale e dopo aver frequentato il Convitto Maria Luigia per otto anni come convittore. Rodolfi ha sempre gestito l’impresa mantenendo uno stretto rapporto con il territorio, con investimenti continuati nel corso degli anni: Per superare le crisi bisogna reagire era il suo motto. Oggi l’azienda trasforma oltre 150mila tonnellate di pomodoro fresco. Con i suoi marchi tradizionali Ortolina nel settore retail, Ardita e Alpino nel settore food service, ha raggiunto una posizione primaria nel mercato italiano ed estero. L’acquisizione dell’azienda Von Felten, avvenuta nel 2013, ha poi consentito a Rodolfi Mansueto Spa di diversificare la propria produzione e di consolidare la propria posizione in Italia e all’estero. L’impresa è oggi guidata dai figli Aldo, Isabella e Maria Virginia. Per Giuseppe Rodolfi, la famiglia e il lavoro hanno sempre rappresentato due valori fondamentali.