Giovanni Soldini, skipper milanese che ha da poco stabilito il nuovo record della cosiddetta Rotta del Tè, lo ha ribadito a Londra appena scesa dal suo trimarano: Anche volando sull’acqua a trenta nodi di velocità si vede chiaramente che ormai siamo arrivati a un punto critico. Il mare è pieno zeppo di plastica. Una denuncia che trova ovviamente pieno riscontro nel mondo scientifico, preoccupato per una contaminazione ormai prossima a diventare permanente. Da parte loro, aziende e distributori, vista anche la crescente sensibilità dei consumatori sulla questione, sono impegnati pressoché ovunque a rendere i packaging più ecocompatibili, non senza qualche discutibile paradosso. Chi invece sembra aver trovato una soluzione efficace, riproponibile su larga scala, è il rivenditore olandese Ekoplaza, specializzato in cibo biologico. Grazie infatti a una collaborazione con l’organizzazione ambientalista A Plastic Planet, la catena ha appena inaugurato ad Amsterdam il primo reparto al mondo interamente plastic-free.
Un nuovo approccio ecofriendly
Diversamente dagli store che offrono articoli sfusi da inserire nei propri contenitori, qui l’offerta comprende circa 700 prodotti industriali confezionati, tutti però rigorosamente all’interno di involucri riciclabili o compostabili, come carta, vetro, metallo e altri pack biodegradabili. Si spazia quindi dalla carne fino a riso, salse, latte, cioccolato, cereali, yogurt, snack, frutta fresca e verdura.
La svolta green del retailer
Insomma, uno spazio di 60 metri quadri completamente plastic-free, dove anche l’impianto di illuminazione, gli scaffali e le etichette sono realizzati con materiali alternativi e sostenibili. L’iniziativa di Ekoplaza, tuttavia, non è destinata a rimanere una mossa di marketing, né un caso isolato. Anzi, il retailer ha già annunciato di voler installare un reparto con queste caratteristiche in ciascuno dei suoi 74 supermercati nel Paese, entro la fine dell’anno.
I progetti di Iceland
Intanto, nel Regno Unito la catena Iceland, nona per quota di mercato, ha appena annunciato l’intenzione di bandire la plastica nera, considerata più carica di tossine, dai suoi prodotti a marchio. Seguirà il piano per eliminare completamente, entro i prossimi cinque anni, la plastica dall’offerta in private label. Un lasso di tempo cinque volte inferiore a quello raccomandato da Theresa May per ridurre al minimo indispensabile l’utilizzo della plastica in Gran Bretagna, spingendo inoltre i supermercati a prevedere proprio dei reparti dedicati ai prodotti plastic-free.