È indubbio che il caffè sia tra le bevande più amate e bevute dagli italiani. Ma nella patria dell’espresso come si articolano i consumi? A svelarlo ci pensa Coffee Monitor, il primo focus dell’Osservatorio Social Monitoring di Nomisma sviluppato in collaborazione con Datalytics. La piattaforma, che offre un monitoraggio completo del mercato del caffè in Italia con il coinvolgimento diretto dei consumatori e l’analisi dei social media, ha eletto proprio l’espresso come tipologia più gettonata tra gli italiani che hanno consumato la bevanda negli ultimi 12 mesi. Il nuovo Osservatorio lanciato con Nomisma diventerà uno strumento indispensabile per imprese e operatori di mercato – afferma Davide Feltoni Gurini, AD di Datalytics –. È una dashboard preziosa sia per analizzare gli indicatori di successo a livello interno sia per rimodulare le strategie di marketing in base alle performance dei singoli player del mercato italiano.
Come, dove e quando
La survey, condotta su un campione di oltre 1.000 consumatori, fornisce numerose suggestioni sulle modalità di scelta e di consumo caffè. In primis, emerge un consumo abituale della bevanda (95% del target di riferimento), con l’espresso scelto dal 93% dei consumatori. Residuale la percentuale di chi predilige il caffè americano, orzo o altre tipologie di caffè (7%).
Chi consuma caffè espresso beve principalmente 1 o 2 tazzine al giorno (58%) e preferisce la mattina come momento di consumo.
Le motivazioni del successo dell’espresso? E’ presto detto: il 58% di chi lo beve lo fa per trovare la ‘carica’ necessaria ad affrontare la giornata. C’è poi chi lo fa per il gusto (51%) e chi per abitudine (30%). Inoltre, la tazzina evoca nell’immaginario dei consumatori momenti di relax (53%), un piacere (47%), ma al contempo una tradizione (37%).
I consumi evidenziano anche un tipo di fruizione ‘multi-luogo’: Il 92% di chi beve caffè espresso lo fa tra le mura domestiche, prediligendo il caffè in polvere (53%) e in cialde o capsule (37%); ma tra i luoghi più gettonati figurano anche i bar (il 72% del target di riferimento), oltre al posto di lavoro (il 48%), dove invece si preferisce l’utilizzo di caffè in cialde o capsule (50%).
La rilevazione, infine, fornisce una stima della spesa annua in caffè che, tra i consumatori di espresso, sfiora i 260 euro pro-capite.
Un caffè in rete
L’abitudinaria tazzina degli italiani, oltre i luoghi di consumo ‘reali’, è sempre più in voga anche nelle ‘piazze virtuali’ di discussione: negli ultimi 3 mesi gli algoritmi di social media listening forniti da Datalytics hanno rilevato sui principali social (Facebook, Instagram, Twitter) oltre 30.000 post dedicati al caffè. La capacità di ascolto del consumatore è fondamentale, i social media sono i nuovi luoghi di informazione, comunicazione e confronto delle esperienze – commenta Luca Dondi dall’Orologio, AD Nomisma –. L’integrazione di informazione sulla profilazione dei consumatori e il monitoraggio delle conversazioni in rete rappresentano la nuova soluzione che proponiamo alle imprese per supportare le scelte dei brand del largo consumo e non solo.