È stato presentato ieri, nel corso di Cibus 2018, il libro ‘Con il Latte nelle Vene’, edito da Capponi Editore; è l’autobiografia di Archimede Sabelli, fondatore dell’omonimo caseificio, uno dei principali gruppi italiani specializzati nella produzione di formaggi freschi e mozzarelle. Il volume racconta direttamente dalla voce del protagonista la storia di un sogno che ha preso forma quasi 100 anni fa, e oggi si concretizza in una realtà imprenditoriale arrivata alla quarta generazione con tre siti produttivi in cui si lavorano 123mila tonnellate di latte fresco all’anno e si garantisce occupazione a oltre 450 persone. ‘Con il latte nelle vene’ testimonia la passione, il lavoro e la capacità di superare grandi difficoltà in un periodo storico di forti mutamenti per l’Italia e per il territorio marchigiano, in cui Sabelli si è insediata negli anni ‘50.
Una storia di lavoro
Sono partito da zero, anzi da meno di niente – scrive un anziano Archimede Sabelli nel suo libro autobiografico – perciò se volevo dare a me e alla mia famiglia una vita tranquilla dovevo lavorare duro, con caparbietà e ostinazione, come in effetti ho fatto. Questa scelta ha comportato un prezzo salato da pagare, ma era l’unica possibilità che avevo. Oggi posso dire che il mio lavoro è stato una passione divorante, una malattia dalla quale ho scelto di non guarire. Dentro ci ho messo l’anima e la mia visone del mondo, ci ho messo il mio entusiasmo e la mia esuberanza. La narrazione di Archimede parte agli inizi del secolo scorso, quando suo padre Nicolangelo, che faceva il casaro a Bojano, in Molise, gli trasmise la passione per il mestiere. Un’eredità portata avanti in modo esemplare anno dopo anno, fino a raggiungere importanti traguardi già negli anni ’60 del secolo scorso quando Archimede, nell’impegnativa ricerca di latte, allora scarso, ampliò i propri orizzonti oltrepassando i confini regionali e valorizzando le produzioni appenniniche dell’Italia centrale, di fatto trasformando tanti contadini in produttori di qualità. Questa azione ha comportato anche la rinascita di zone montane che sarebbero state destinate al declino. Archimede Sabelli – dichiara Domenico Capponi, titolare della casa editrice che ha curato la pubblicazione del volume – è stato un visionario, un leader e un innovatore. Questo libro è il gesto concreto di un’apertura personale e di tutta una famiglia, un bellissimo viaggio intimo, dove non si parla mai di fatturato, produzione e mercati, ma di vita, emozioni, esperienze, che sono la base di espressione dei valori di un uomo e di una famiglia, quei valori che generano quello che oggi definiamo ‘ricchezza consapevole’. Ecco perché si finisce per identificarsi in modo positivo in questa narrazione, entrando in empatia con il protagonista e la sua storia.
Le novità Sabelli a Cibus
Oggi il percorso di crescita intrapreso da Archimede è portato avanti dai nipoti Angelo Galeati e Simone Mariani, che rappresentano la quarta generazione, impegnati a proiettare l’azienda Sabelli sui mercati internazionali. Tra le importanti novità di inizio 2018 presentate a Cibus 2018, l’acquisizione del caseificio Val D’Aveto, azienda ligure specializzata nella produzione di yogurt colato di qualità, nonché il riconoscimento di ‘Prodotto dell’anno 2018’ per la stracciatella di burrata, burratina e burratina senza lattosio, tutti prodotti realizzati con latte 100% italiano in gran parte proveniente dall’area Gran Sasso e dei Monti Sibillini. A Cibus 2018 – commentano Mariani e Galeati – abbiamo portato la spinta all’innovazione e allo sviluppo tecnologico accanto alla storica tradizione di famiglia. Se oggi l’apprezzamento per la qualità e la freschezza dei nostri prodotti continua a crescere in Italia e nel mondo, questo è dovuto anche al testimone che abbiamo ricevuto.