In un 2017 che ha visto la ripresa dei consumi in vari comparti alimentari, un ruolo importante lo hanno ricoperto anche i surgelati, in crescita del 2% in più rispetto al 2016. In particolare, il canale retail ha segnato un +3,1% (531.500 ton. di prodotti venduti in totale), mentre il catering si è mantenuto su un +0,3% (310.000 ton. vendute). È quanto emerge dall’ultimo Rapporto annuale sui Consumi dei prodotti surgelati in Italia, realizzato da IIAS – l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati. Nel 2017 sono state acquistate complessivamente circa 841.500 tonnellate di prodotti surgelati, con performance al top per l’ittico(+5% vs. il 2016), le pizze (+2,1%) e i vegetali (+1,8%).
Numeri alla mano
Nel 2017 in Italia il consumo annuo pro-capite di prodotti surgelati è stato pari a 13,9 kg e sebbene il Belpaese sia ancora lontano dai consumi record degli altri Paesi europei (ad esempio sono 46,3 i kg pro-capite annui in Germania) i numeri sono degni di nota: 25 milioni di famiglie hanno acquistato questi prodotti, con una penetrazione superiore al 95% e un valore di mercato complessivo tra i 4.200 e i 4.500 milioni di euro. A crescere sono stati un po’ tutti i segmenti del surgelato: i vegetali surgelati consumati nel 2017 (tra retail e catering) sono stati 402.450 ton. (+1,8% rispetto al 2016); le patate surgelate balzano in avanti dell’1% con 145.350 ton. consumate; l’ittico è salito di 5 punti percentuali, con 113.400 ton. tra pesce naturale (+7% nel retail), crostacei e molluschi (+6,7%) e referenze panate (+3,5%); pizze e snack complessivamente registrano una crescita del +2,1% rispetto al 2016, con un consumo di 91.500 ton.; i piatti ricettati hanno ripreso a salire (+1,9% sul 2016) dopo gli ultimi 6-7 anni, con 45.500 ton. tra retail e catering. Gli unici segmenti che frenano, invece, sono quelli dei prodotti a base di carne (-2,3% nel 2017) e le paste semi-lavorate (-10%).
Più valore e lotta allo spreco
Negli ultimi anni le aziende del comparto – afferma Vittorio Gagliardi, Presidente IIAS – hanno interpretato correttamente le nuove esigenze del consumatore, mixando la richiesta di prodotti a maggior contenuto ‘salute & benessere’ con quella di un elevato grado di servizio/praticità. Ma una delle principali ragioni del loro successo è che sono un vero ‘antidoto’ contro gli sprechi alimentari. Oltre a essere sempre più premiati dai consumatori per caratteristiche come l’alta qualità organolettica e nutrizionale o la varietà dell’offerta disponibile in tutti i mesi dell’anno, i surgelati sono molto ambiti anche per la loro funzione anti-spreco: secondo i dati raccolti dal ‘Progetto Reduce’, promosso dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con numerose Università italiane, questi alimenti pesano solo il 2,5% di tutto il cibo che sprechiamo a livello domestico; contro un 63% dei prodotti freschi e un 30% di quelli confezionati a breve scadenza.
Un 2018 in chiaroscuro
Se il 2017 è stato un anno d’oro per il consumo dei surgelati, i primi mesi del 2018 impongono una certa cautela nelle previsioni di IIAS: L’andamento del primo trimestre di quest’anno è chiaro-scuro – commenta Vittorio Gagliardi –. Se rapportiamo i dati 2018 con quelli del 2016 vediamo che il settore registra una crescita, a volume, di due punti percentuali circa. Dall’altra parte, però, se paragoniamo lo stesso periodo con quello del 2017 notiamo una partenza a rilento, che ha caratterizzato di fatto l’intero largo consumo e il food.
I best seller surgelati
Dall’arrivo sul mercato italiano (circa la metà del secolo scorso) a oggi, l’innovazione nel campo della surgelazione ha fatto passi da gigante. E ci sono dei prodotti che, nel tempo, sono diventati l’emblema di un comparto sempre più apprezzato dai consumatori di tutto il mondo. In questa speciale top 5 troviamo: i bastoncini di pesce, il prodotto surgelato iconico per eccellenza, la versione più venduta è la classica e in Italia 10 mln di famiglie li consumano abitualmente; le pizze surgelate, che hanno vinto la concorrenza di quelle fresche da banco e che, nel 2017, sono state consumate per 91.500 ton. (il 12% in volume di tutti gli alimenti surgelati); le patatine fritte, che da sole rappresentano quasi il 15% del volume totale degli alimenti surgelati consumati nel nostro Paese, percentuale che schizza a quasi il 25% nel Fuoricasa; il minestrone e i piatti pronti, con consumi rispettivamente di 70.800 ton. e 45.500 ton. nel 2017.