Coca Cola acquisterà la catena di caffetterie Costa Coffee per 3,8 miliardi di sterline (4,35 miliardi di euro). Il consiglio di amministrazione di Whitbread, la holding che detiene il controllo di Costa Coffee, ha approvato l’accordo dicendo che l’operazione è nel migliore interesse dei suoi investitori.
LA SFIDA A STARBUCKS
Whitbread aveva acquisito Costa Coffee nel 1995 pagandola circa 19 milioni di sterline e trasformandola poi nella più grande catena di caffetterie del Regno Unito. All’epoca aveva appena 39 negozi, ora sono 3.200 ai quali se ne aggiungono altri 1.400 in altre parti del mondo. L’accordo per la vendita dovrebbe essere finalizzato entro la prima metà del 2019 e consentirà a Coca-Cola di espandersi nel settore delle caffetterie, dove su scala globale il primo posto è occupato da Starbucks.
COLDIRETTI: DAL BOOM DEL CAPPUCCINO ALLA SVOLTA DI COCA COLA
Nel 2021 il consumo di caffè nel Regno Unito raggiungerà 91,1mila tonnellate, superando il tè (90,6 mila) sotto la spinta del boom del cappuccino che sta modificando il tradizionale ‘English breakfast’ a base di tè, uova e pancetta. E’ quanto sostiene la Coldiretti, sulla base delle previsioni di Euromonitor, nel commentare l’acquisto di Costa Coffee da parte della Coca Cola. “Anche gli inglesi – sottolinea la Coldiretti – prediligono bere caffè con il latte o soprattutto sotto forma di cappuccino. Si tratta di un’ulteriore conferma dell’affermazione dello stile di vita italiano nel mondo, ma anche di una sconfitta delle fake news su caffè e latte”.
A COLAZIONE MA NON SOLO
Inizialmente, il cappuccino era una bevanda consumata prevalentemente a colazione ma in Nordamerica e in molti paesi europei come la Germania, l’Olanda, il Belgio e il Regno Unito si è diffusa l’abitudine di consumare il cappuccino dopo i pasti e in altri momenti della giornata. Un comportamento che spinge l’aumento dei consumi e ha contribuito a rendere appetibile l’investimento del settore da parte di Coca Cola.