Aumentano il fatturato e i volumi venduti, stabile la redditività nonostante l’inasprimento dello scenario competitivo. Bene i mercati internazionali, in lieve calo quello domestico. Questa in sintesi la Relazione Finanziaria Semestrale al giugno 2018 approvata lo scorso 13 settembre dal consiglio d’amministrazione de La Doria, il gruppo leader nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della GDO.
I NUMERI DE LA DORIA
I ricavi consolidati si attestano a 349.3 milioni di euro (+ 2.5% sullo stesso periodo del 2017). A cambi costanti, il fatturato ammonterebbe a 353,6 milioni di euro (+3.7%). Buone performance arrivano dalla ‘Linea rossa’ e dalla ‘Linea Legumi e vegetali’, rispettivamente cresciute del 4.4% e del 2.8%. Nel complesso, il fatturato del Gruppo è stato generato dai ‘Legumi e vegetali’ per il 27%, dai ‘Derivati del pomodoro’ per il 22%, dai ‘Sughi’ per il 12%, dalla ‘Frutta’ per il 10% e dalle ‘Altre Linee’ (trading) per il 29%. L’80,3% delle vendite sono state realizzate all’estero (+6,8%), mentre il peso del mercato domestico è stato del 19,7% con ricavi in flessione del 7.4%.
PROGETTI FUTURI
In un contesto di mercato caratterizzato da una concorrenza molto accesa, anche per il secondo semestre 2018, La Doria punterà sull’aumento delle quote di mercato attraverso l’incremento dei volumi di vendita. Nel primo semestre dell’anno, infatti, è stato avviato un ingente piano quadriennale di investimenti da circa 115 milioni di euro per l’aumento della capacità produttiva nelle categorie di prodotto a più alto valore aggiunto e con maggiori tassi di crescita potenziali, come i sughi pronti. “Il piano ci consentirà di consolidare i nostri vantaggi competitivi – spiega il Presidente e AD Antonio Ferraioli –. Elevati standard qualitativi, capacità di produrre volumi rilevanti a prezzi concorrenziali, corporate governance in linea con le best practice e impegno quotidiano per uno sviluppo sostenibile. È su questo che punteremo per continuare a essere un leader globale nella fornitura di private label”.