È un Penny Market in formato ridotto quello aperto a Milano, al n.7 dei Bastioni di Porta Volta. Appena 316 mq, meno della metà di un punto vendita classico dell’insegna del gruppo Rewe, che con questa inaugurazione è arrivata a 369 unità commerciali in Italia, di cui 11 a Milano. Cambiano le dimensioni, ma non la formula che resta saldamente discount. L’intento è quello di offrire un’ampia scelta di prodotti a prezzi concorrenziali, per una spesa facile e veloce ogni giorno.
IL RUOLO DEI FRESCHI
La razionalizzazione dell’assortimento ha riguardato ovviamente il non food e non certo freschi e freschissimi, fondamentali per un negozio che si candida a essere punto di riferimento quotidiano per una clientela fatta di residenti e di quanti lavorano in zona. Ampio spazio, dunque, ai prodotti tipici regionali forniti da aziende strettamente integrate nel territorio, in particolare per le categorie Freschissimi Salumi e Formaggi e la Cantina dei Vini, con circa 100 tipologie in assortimento. All’interno del punto vendita è presente il banco Panetteria, con pane fresco preparato durante tutto l’arco della giornata, e il banco Gastronomia. Come tutti i negozi Penny Market, il punto vendita ospita anche circa 60 prodotti a marchio privato Cuor di Terra, con le migliori tipicità dei prodotti italiani. Penny offre inoltre frutta e verdura di stagione di Categoria 1, classificata secondo il regolamento europeo come di prima scelta e quindi di buona qualità, garantendo varietà a seconda del periodo dell’anno. Da segnalare lo schermo digitale Digital Signage posto in vetrina, che trasmette le offerte della settimana.
L’ATTENZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ
Il layout e le caratterizzazioni interne sono il frutto dello sviluppo del nuovo concetto “Ambiente 3.0”, progettato per offrire ai clienti un’esperienza di acquisto di grande qualità ed efficienza. La ristrutturazione ha consentito di ridurre i consumi, utilizzando la tecnologia al Led per l’illuminazione del negozio e introducendo nuove soluzioni per gli impianti di refrigerazione. Questi accorgimenti contribuiscono a risparmi annui fino a 28.000 Kwh che si possono tradurre in circa 5,2 tonnellate equivalenti di petrolio non bruciate, con una mancata emissione di CO2 in atmosfera pari a 9,8 tonnellate.