Almeno 30 buyer internazionali hanno preso parte a Terra Madre – Salone del Gusto di Torino solo nel primo giorno. La kermesse ideata da Slow Food ha aperto i battenti ieri, e fino a lunedì metterà in mostra tanti prodotti di qualità e presidi Slow Food. Senza dimenticare i più di 7mila delegati arrivati da 150 Paesi del mondo per discutere del futuro dell’alimentazione. Nel primo giorno della manifestazione, gli organizzatori di Slow Food hanno presentato una proposta rivolta al ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio. Si tratta dell’indicazione del prezzo della materia prima d’origine sulle etichette degli alimenti.
GARANTIRE UN SISTEMA TRASPARENTE
“Indicare in etichetta il prezzo della materia prima all’origine – spiega il Comitato esecutivo di Slow Food Italia – non è un obbligo, ma un’autodichiarazione del trasformatore che consapevolmente si impegna a garantire un sistema trasparente di tracciabilità del valore. Il prezzo all’origine sottolinea il comportamento dell’azienda nei confronti del sistema produttivo attraverso un’indicazione puntuale che porta alla luce l’atteggiamento nei confronti di chi produce quella specifica materia prima. Questa iniziativa può contribuire non solo a restituire dignità e valore al lavoro agricolo, ma innanzitutto fornire strumenti di valutazione al consumatore e contrastare la progressiva spinta al ribasso dei prezzi all’origine dei prodotti alimentari. La stessa che siamo convinti abbia contribuito a generare condizioni di lavoro nelle campagne sempre meno dignitose e a innescare meccanismi in cui gli unici a guadagnare sono i criminali più o meno organizzati”.
UNO STRUMENTO IN PIÙ PER I CONSUMATORI
Il prezzo della materia prima all’origine è un’iniziativa dell’associazione fondata da Carlo Petrini che va ad aggiungersi ad altre come l’etichetta narrante lanciata nel 2011, uno strumento che fa conoscere ai consumatori molti più dati di quelli richiesti dalla legge, che racconta il prodotto e il lavoro dell’agricoltore e che diversi partner storici di Slow Food, come Alce Nero, stanno già portando avanti. La proposta del prezzo all’origine è stata ripresa e resa più organica nelle settimane di agosto, dopo gli incidenti in Puglia in cui sono rimasti uccisi 16 braccianti africani impegnati nella raccolta dei pomodori.
TERRA MADRE: FOCUS SULL’ETICHETTATURA
Da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) è stata inoltre lanciata una consultazione pubblica sul tema dell’etichettatura, online sul sito fino al 30 novembre, che si concentra sull’origine delle materie prime, sul luogo di trasformazione e sulla presenza di queste informazioni in etichetta, per valutare se e quanto sia maturato l’interesse dell’opinione pubblica in materia. A sottolineare l’importanza dell’argomento, di etichettatura si parlerà nei prossimi giorni a Terra Madre – Salone del Gusto in numerosi seminari e incontri: qui il programma completo.