Crescono gli acquisti tramite e-commerce del settore Food&Grocery, ma il numero degli acquirenti online rispetto al totale dei consumatori è in percentuale il più basso di tutti: 0,8%. “Un dato che traina al ribasso il totale della penetrazione dell’e-commerce in Italia” sottolinea Samuele Fraternali, uno degli autori della ricerca dell’Osservatorio Polimi-NetComm, commentando i risultati. Qual è allora l’identikit del web shopper? Chi fa acquisti alimentari online nel 2018 ha speso in media 70 euro, e soprattutto nel comparto alimentare (87% del totale Food&Grocery). In particolare, comprando da supermercati online (32%), enogastronomie (32%) e food delivery (36%).
E-COMMERCE: UN CANALE IN CRESCITA
Rispetto agli anni scorsi, il mercato cresce. Nel 2014 valeva 329 milioni di euro con una penetrazione dello 0,2%, mentre oggi siamo a 1.114 miliardi di euro, con una penetrazione dello 8,8%. In crescita del 34% rispetto all’anno scorso, quando l’e-commerce valeva 831 milioni di euro. Cosa può e deve fare la grande distribuzione per cogliere le opportunità del digitale? Secondo l’Osservatorio Digital Innovation gli esempi da seguire, tra gli altri, sono il “Clicca e vai” di Esselunga e la partnership tra Gruppo Pam e Supermercato24 per i servizi di consegna. Fra i trend innovativi individuati dalla ricerca anche il ‘late delivery’ (le consegne di cibo notturne a Milano), il servizio di Just Eat per la pizza Spontini e infine l’enoteca online Tannico, che arriva ad esportare vino anche nel Regno Unito.
EVOLUZIONE: ITALIA E MERCATI EUROPEI
Se l’evoluzione del settore passa per l’innovazione, l’Italia resta però molto lontana dai principali mercati e-commerce come Francia, Germania e Regno Unito. Lo conferma il direttore scientifico degli Osservatori del Politecnico, Alessandro Perego. Nonostante l’ingresso di diversi player locali e internazionali nel settore Food&Grocery, infatti, l’offerta non ha ancora la capacità di garantire una copertura territoriale capillare.