L’Italia si presenta a SIAL Paris 2018, che inaugura oggi e chiuderà il 25 ottobre, con 208 espositori pronti a cogliere nuove opportunità di crescita in un mercato chiave. Il suo valore supera i 4 miliardi di euro di esportazioni. ICE Agenzia occupa ben 2.800 metri quadrati (Agenzia Padiglione 1, stand informativi E020 e G168) in quella che si conferma come la più importante fiera dell’industria alimentare in Europa insieme ad Anuga.
I NUMERI DI SIAL PARIS
Un totale di oltre 7.000 espositori da 109 Paesi e 155mila visitatori, di cui il 70% internazionali, partecipano a SIAL Paris 2018. Gli show cooking (stand E168) con i due chef stellati Antonella Ricci e Alessandro Breda, in collaborazione con la scuola internazionale di cucina italiana Alma, saranno il momento clou dell’intensa attività di ICE a sostegno dei piccoli e medi produttori italiani di alimenti di qualità certificata. Per tutta la durata della manifestazione, inoltre, le aziende italiane riceveranno supporto tecnico da ICE e avranno accesso a due desk informativi per favorire incontri d’affari con buyer internazionali.
EXPORT: IL FOOD ITALIANO IN FRANCIA VOLA
L’Italia è il quinto maggiore esportatore di generi alimentari in Francia, la cui rete di distribuzione resta una delle principali destinazioni dei prodotti tricolori. La Francia ha importato circa 4 miliardi di euro di prodotti alimentari italiani nel 2017, mentre l’Italia ha importato prodotti francesi per circa 5,3 miliardi di euro, secondo i dati analizzati da ICE. Tuttavia, la Francia ha aumentato l’import di food dall’Italia (+8,4% rispetto al 2016) in misura sensibilmente maggiore rispetto al mercato italiano con i prodotti transalpini (+5,6%). Il trend positivo è confermato nel primo semestre del 2018, quando l’Italia ha acquistato dalla Francia per 2,71 miliardi di euro (+4,3% su base annua).
PASTA, FORMAGGI E VINO DOMINANO LA LISTA DELLA SPESA
La Francia è uno dei principali acquirenti mondiali di frutta, carne, pesce e crostacei. I prodotti italiani più importati nel Paese sono pasta, formaggi, vino, acqua minerale, conserve e pomodori trasformati. Gli aumenti più significativi nell’ultimo anno riguardano dolci e prodotti da forno (+5,8%), latticini (+12,99%), pasta (+5,8%), salumi (+8,58%), vino e spumante (+10,2%), uova (9,92%), caffè (6,37%) e riso (1,58%).