L’IVSI stila il Manifesto dei valori dei salumi

Sette principi raccontano passato, presente e futuro del comparto e si pongono come linee guida per i consorziati all’Istituto

Un documento ufficiale che enunci i principi e i valori guida dell’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI). È con questo intento che nasce il Manifesto IVSI: la carta dei nostri valori’, che in sette punti riassume il modus operandi applicato e condiviso dai Consorziati dell’Istituto di promozione e tutela dei salumi. Al centro c’è la volontà seguire le esigenze di un consumatore evoluto, più attento ai temi della nutrizione e del benessere; che sente la necessità di informarsi sull’intera filiera produttiva

L’IMPEGNO DELL’IVSI IN 7 PUNTI

“Da più di trent’anni diffondiamo la conoscenza degli aspetti produttivi, economici, nutrizionali e culturali dei salumi, sia in Italia che all’estero, promuovendo un patrimonio del made in Italy alimentare – sostiene il Presidente IVSI Francesco Pizzagalli –. Il nostro costante impegno nei campi produttivi, culturali, nutrizionali e formativi ci ha portato alla volontà di redigere un documento che ufficializzasse i valori e i principi fondanti del consorzio stesso, linea guida di eccellenza nel settore dei salumi. Ora, con questa iniziativa, non solo si continuerà a valorizzare l’immagine e la conoscenza del settore, ma si rafforzeranno i valori portanti della responsabilità e dell’innovazione di filiera, innestandoli nel Dna produttivo di chi sceglierà di aderirvi”.

1/7
2/7
3/7
4/7
5/7
6/7
7/7

REGOLE PER L’ADESIONE

La sottoscrizione al Manifesto da parte delle aziende appartenenti a IVSI è volontaria e autonoma, ma non priva di meccanismi di controllo: l’adesione avviene a seguito della compilazione di un questionario di valutazione con soglia minima d’ingresso, in cui le performance sono misurate in funzione del rispetto dei sette valori IVSI. Una sottoscrizione che è garantita da un Organismo di controllo, esterno al mondo delle aziende, che verifica il raggiungimento del punteggio minimo richiesto per lo status di ‘aderente’ e prevede un meccanismo di aggiornamento dei punteggi d’ingresso e di creazione di un archivio informativo su pratiche di produzione responsabili condivise dagli aderenti. L’iter viene riproposto una volta l’anno, con l’obiettivo di migliorare le proprie performance: la soglia minima di ingresso deve essere raggiunta da tutti gli aderenti e mantenuta, o migliorata, pena il mancato conferimento – o rinnovo – dello status di ‘aderente’.

© Riproduzione riservata