Amazon, la nuova sfida da operatore postale in Italia

In agosto la sanzione da 300mila euro da parte di Agcom. Sul futuro Amazon non si sbilancia: “Lavoriamo con una grande varietà di corrieri e ci aspettiamo di continuare a farlo”

Amazon ha ottenuto la licenza postale per svolgere il servizio di corriere in Italia. È quanto emerge dalle tabelle pubblicate dal Ministero dello Sviluppo economico, che ha aggiornato allo scorso 16 dicembre l’elenco degli operatori postali. Il colosso dell’e-commerce è rappresentato da due società, entrambe con sede a Milano: Amazon Italia Logistica e Amazon Italia Transport. Era stata la stessa azienda a richiedere la licenza alcune settimane fa, dopo che l’Agcom l’aveva sanzionata il 2 agosto scorso con una multa da 300 mila euro proprio per lo svolgimento di attività postali senza la necessaria autorizzazione. “Consideriamo importante la cooperazione con le autorità – il commento di Amazon Italia Logistica a Foode ci impegniamo affinché tutte le osservazioni che ci vengono rivolte siano affrontate il più rapidamente possibile. Abbiamo ottemperato a quanto disposto da Agcom nella delibera di agosto. Siamo sempre disponibili a cooperare con le autorità al fine di fornire informazioni relative alle nostre attività. Non commentiamo i nostri piani futuri – sottolinea il colosso del web -. Lavoriamo con una grande varietà di corrieri e ci aspettiamo di continuare a farlo. Il nostro obiettivo è consegnare pacchi ai clienti entro la data di consegna prevista. Valutiamo i corrieri in base a velocità, affidabilità, flessibilità, innovazione e costi. Abbiamo milioni di ordini da consegnare in tutta Europa ogni settimana e valutiamo tutte le opzioni che forniscono i corrieri per assicurarci che le consegne avvengano in tempo per soddisfare o addirittura superare le aspettative dei nostri clienti”.

LE PRIME CONSEGUENZE

In base all’elenco sono 4.463 i corrieri postali autorizzati dal Ministero dello Sviluppo economico, molti dei quali però compaiono più volte sotto diversi nomi. Sanzionando Amazon, l’Agcom le aveva intimato di sospendere le attività oppure mettersi in regola. Per questo lo scorso ottobre il colosso del web ha fatto richiesta al ministero, ottenendo l’ok alle due licenze. Adesso quindi Amazon dovrà esercitare il servizio sotto la supervisione dell’Agcom. Le controllate di Amazon saranno sottoposte alla vigilanza dell’authority e dovrebbero quindi inquadrare i propri dipendenti ai sensi del contratto nazionale del settore postale (oggi si ricorre al contratto nazionale della logistica).

AMAZON E LA SFIDA DELLA DISTRIBUZIONE

Amazon a questo punto potrebbe dispiegare così la sua enorme rete di logistica sul Paese, imponendosi in un settore già presidiato con la sua filiera di consegne a domicilio. Nel prossimo futuro si vedrà se e come la piattaforma sia intenzionata a capitalizzare l’ingresso in questo settore, alle prese con un processo di riconversione di un business sempre meno profittevole. Poste Italiane è, a questo punto, uno dei soggetti più insidiati dall’ultima reincarnazione del colosso americano. E proprio nel momento in cui il gruppo starebbe lavorando su un’evoluzione in chiave e-commerce, sfruttando la capillarità della sua presenza sul territorio. Ma l’entrata in campo di Amazon rischia di costringere Poste a gareggiare con il concorrente più insidioso al mondo.

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