Gragnano diventa “Città della Pasta” anche per la legge dello Stato. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il Consorzio che riunisce 14 produttori diventa formalmente un Consorzio di Tutela e ottiene un nuovo strumento per far crescere ancora di più una realtà produttiva unica nel suo genere. In un territorio di meno di 15 kmq vengono realizzati ogni giorno 3.500 quintali di pasta Igp, pari a 3 milioni di piatti, di cui più del 75% destinati all’estero. “La pubblicazione in Gazzetta che riconosce ufficialmente il Consorzio darà nuovo impulso alla nostra attività – ha dichiarato Massimo Menna, Presidente del Consorzio –. Questo importante risultato è un grande stimolo a lavorare sempre di più per la valorizzazione della Pasta di Gragnano e della Città della Pasta in Italia e all’estero”.
GRAGNANO IN DIFESA DELL’IGP
Il boom dei prodotti italiani degli ultimi anni ha visto il Consorzio segnare un +7,2% nel biennio 2016/2017, con un trend positivo continuato anche nel 2018. Oggi Gragnano è all’11° posto a valore tra le Dop e le Igp nazionali. Un successo che poggia anche sulla singolare struttura imprenditoriale del luogo: i 300 milioni di fatturato totale dei soci del Consorzio Gragnano Città della Pasta si ripartiscono tra piccole realtà artigianali e top player del mercato. Tutti uniti nel difendere i valori dell’artigianalità e della tradizione, oggi codificati nel severo disciplinare IGP che protegge una produzione legata a questo luogo fin dal XVI secolo. Solo qui l’impasto della semola di grano duro e l’acqua della falda acquifera locale diventano la Pasta di Gragnano IGP. E da qui sono partite tutte le principali innovazioni dell’industria nazionale, a cominciare proprio dalle celebri trafile al bronzo.