E’ stato approvato all’unanimità dai rappresentati dei 28 Stati membri nel Comitato speciale per l’Agricoltura, l’accordo fra Parlamento Europeo, Commissione e Consiglio UE raggiunto lo scorso 19 dicembre sulla Direttiva europea contro le pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare. Con il via libera del CSA, la palla ora torna al Parlamento che dovrà votare l’accordo prima il 23 gennaio in Commissione agricoltura e poi, definitivamente, durante la sessione plenaria di marzo. “Con questo ulteriore passo avanti siamo alle battute finali per assicurare l’entrata in vigore della Direttiva UE che garantirà protezione e norme comuni a tutti gli agricoltori e produttori agro-alimentari europei per difendersi dallo strapotere della grande distribuzione, tutelando la sostenibilità economica, sociale ed ambientale della catena alimentare”, dichiara Paolo De Castro (nella foto), primo vice presidente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo, relatore del dossier e negoziatore durante i triloghi sulla Direttiva UE.
PRATICHE SLEALI, LA NORMA DI CONTRASTO
“Dopo oltre 10 anni di tentativi, questa normativa potrà essere approvata a meno di un anno dalla sua presentazione dell’aprile scorso da parte del Commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan”, sottolinea l’eurodeputato Pd. E’ stato stabilito un record dall’applicazione della procedura di co-decisione tra Parlamento e Consiglio, “e questo è stato possibile – conclude De Castro – grazie al costante lavoro e impegno della Presidenza austriaca del Consiglio, dell’Esecutivo europeo e di tutti i colleghi relatori ombra, che ancora una volta tengo a ringraziare”.