“Negli anni Cibus ha accompagnato le imprese italiane sullo scenario internazionale, configurandosi come un evento capace di creare identità per le eccellenze del nostro Paese e mostrare al mondo gli elementi distintivi del sistema agroalimentare italiano. Cibus Connect si qualifica come una manifestazione smart, ricca di contenuti e in linea con i principali trend globali, in grado di portare a compimento il processo di ‘annualizzazione’ della fiera”. Le parole del Presidente di Fiere di Parma Gian Domenico Auricchio durante la conferenza stampa di presentazione di Cibus Connect 2019 inquadrano l’importanza strategica di un evento che, a oggi, ha più che raddoppiato il numero degli espositori rispetto alla prima edizione del 2017. A Parma, ad aprile, sono attesi circa 10mila visitatori professionali, di cui il 30% provenienti dall’estero, con top buyer da Stati Uniti, Asia ed Europa. Cibus Connect non si limiterà soltanto a essere una vetrina per l’innovazione, ma sarà anche un momento di incontro e riflessione dell’intera filiera agroalimentare per analizzare l’andamento del Food&Beverage made in Italy in crescita. Secondo i dati di Federalimentare riportati dal Presidente Vaconcondio, nel 2018 si sono raggiunti i 140 miliardi di euro di fatturato (quasi 33 miliardi nell’export, +3% sul 2017), con un trend positivo della produzione alimentare dell’1,1 per cento.
CIBUS CONNECT, LA PAROLA AI PROTAGONISTI
Alla conferenza stampa milanese di Cibus Connect 2019 sono intervenuti: Gian Domenico Auricchio, Presidente di Fiere di Parma; Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare; Roberto Luongo, Direttore Generale di ICE-Agenzia; Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma.
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