Il turismo enogastronomico si conferma un importante driver di viaggio in Italia. Se nel 2016 il 21% degli italiani in viaggio era interessato a questo tipo di turismo, nel 2017 la percentuale è cresciuta fino al 30% e nel 2018 è arrivata al 45%, con un aumento del 48% in 12 mesi. Pur essendo una proposta relativamente recente rispetto ai tradizionali segmenti, il turismo legato a cibo e vino è andato rafforzandosi e articolandosi facendo registrare numeri sempre in crescita. È una delle principali evidenze emerse dal Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2019. La seconda edizione, sotto la supervisione scientifica della World Food Travel Association e dell’Università degli studi di Bergamo, ha il patrocinio del Ministero delle Politiche agricole, di Enit (Agenzia Nazionale del Turismo), Federculture, Ismea, Fondazione Qualivita e Touring Club Italiano.
L’IDENTIKIT DEL TURISTA ENOGASTRONOMICO
Per Roberta Garibaldi, autrice del rapporto, “si tratta di un dato importante, che non solo certifica la crescente rilevanza di questo segmento turistico tra i viaggiatori del Belpaese, ma che deve diventare un forte elemento di attenzione per tutte le destinazioni italiane, per stimolare un’offerta eno-gastro-turistica sempre più strutturata”. I turisti enogastronomici italiani sono generalmente sposati o convivono e provengono da tutto il Paese, in particolare dal Sud. Questo segmento interessa in modo trasversale tutte le generazioni, in primis gli appartenenti alla Generazione X (ossia i nati tra il 1965 e il 1980) e i Millennials (1981-1998). Il 47% dei primi e il 46% dei secondi ha dichiarato di avere svolto viaggi di natura enogastronomica.
PAESAGGIO ENOGASTRONOMICO
Ad affermarsi è il concetto di ‘paesaggio enogastronomico’, ovvero quell’insieme di cultura, persone, ambiente, attività e prodotto tipico, che il turista italiano prende sempre più in considerazione quando sceglie la sua meta. Il 98% dei turisti italiani nel corso di un viaggio ha partecipato ad almeno un’esperienza di questo tipo: fra le più popolari figurano, oltre al gustare prodotti tipici, visitare un mercato (82%) e recarsi presso bar e ristoranti storici (72%). Grande interesse suscitano le esperienze di visita ai luoghi di produzione, come le aziende agricole (62%) che registrano un tasso di interesse maggiore rispetto alle cantine (56%).
LE REGIONI PIÙ APPREZZATE
Fra le regioni più apprezzate figurano Sicilia, Toscana ed Emilia-Romagna, mentre Napoli, Roma e Firenze sono le città che hanno riscosso il maggiore consenso. Il 68% dei turisti italiani vorrebbe che l’Italia valorizzasse la sua ricchezza enogastronomica con un museo nazionale dedicato. Per quanto riguarda l’estero, Spagna e Francia sono i Paesi più graditi dai turisti italiani; le città preferite sono Parigi, Barcellona e Madrid.