Continua ad estendersi l’uso della blockchain tra gli scaffali dell’insegna francese della Gdo Carrefour. Partito l’estate scorsa con le filiere di pollo, agrumi, pomodori e uova, l’uso intensivo della nuova tecnologia per tracciare origine e filiera dei prodotti coinvolge ora anche il latte. Da questo mese, infatti, Carrefour inizierà a commercializzare il latte intero microfiltrato Carrefour Quality Line con codici QR sulla confezione. I consumatori potranno scansionare il codice con lo smartphone e accedere ad un’interfaccia che fornirà loro tutte le informazioni su origine, produzione e filiera – dal luogo di allevamento dei bovini fino alla data in cui è stato collocato sugli scaffali del negozio. Gli acquirenti potranno vedere anche le coordinate GPS degli allevatori, ottenere informazioni sui mangimi per le mucche a seconda della stagione, scoprire esattamente quando il latte è stato munto e dove è stato confezionato.
I VANTAGGI DELLA BLOCKCHAIN
Questa tecnologia consentirà inoltre ai consumatori di identificare le varie parti interessate all’intera filiera dei prodotti (nomi e fotografie) e di sapere, ad esempio, se utilizzano la microfiltrazione per conservare il latte o se effettuano controlli di qualità durante il processo di produzione. La Quality Line Carrefour è prodotta presso la latteria Gillot, da animali in un raggio di 30 km dal sito e nutriti con mangimi privi di OGM. Le mucche sono allevate in aziende di modeste dimensioni, secondo pratiche che ne garantiscono il benessere.
UNA TECNOLOGIA IN ESPANSIONE
L’anno scorso, anche aziende come Nestlé, Unilever e Tyson Foods hanno annunciato che stanno collaborando con IBM per applicare i benefici della blockchain alla logistica e ai meccanismi di fornitura. Questa tecnologia viene utilizzata per semplificare le catene di approvvigionamento con il monitoraggio automatico delle informazioni, come la temperatura e la qualità delle merci, le date di spedizione e consegna e le certificazioni di sicurezza degli impianti.