L’obiettivo di Conad Sicilia è chiaro: anticipare il futuro con una logistica d’avanguardia in grado di gestire flussi, merci ed esigenze della rete di negozi dei soci. Per questo, ha messo a punto un investimento di 12 milioni di euro per il potenziamento degli asset logistici. E mentre pianifica, Conad Sicilia conferma nell’isola la sua leadership sul mercato con una quota del 15.5% e del 21% nella vendita dei prodotti a marchio dell’insegna, superando di oltre 10 punti percentuali i competitor siciliani.
IL NETWORK DI CONAD SICILIA
Attualmente, Conad Sicilia ha un network logistico composto da sette siti logistici per quasi 67.000 mq di superfici per alimentare secco, a temperatura controllata e surgelati. Il tutto articolato su due poli: Palermo (che include i Centri distribuzione dell’area Carini – Capaci – Partinico) e Modica (che include i Centri distribuzione di Modica e Ispica). Mentre a Catania ha sede il deposito primario per il flusso dei surgelati. Ma per competere nei prossimi anni in Sicilia, la cooperativa ha deciso di moltiplicare i suoi sforzi con un nuovo assetto del network distributivo e un investimento da oltre 12 milioni di euro, che getterà le basi per uno sviluppo basato sul servizio e l’integrazione della supply chain. Alla fine di questo percorso di investimenti e di potenziamento, il network sfiorerà una superficie di 90.000 mq con una capacità di servizio di oltre il 40% in più e importanti ricadute sul tessuto economico, generate dall’indotto. Attualmente sono oltre 300 i posti di lavoro nell’indotto dei depositi, e si arriva a 500 includendo i trasportatori.
COME CAMBIA LA DISTRIBUZIONE IN SICILIA
“Il settore distributivo in Sicilia – spiega Vittorio Troia, direttore generale CFO di Conad Sicilia – sta vivendo una fase di grande trasformazione. La GDO ha dovuto fare i conti con un importante calo dei consumi, in particolar modo di quelli alimentari. E in un contesto economico come quello siciliano che fa sempre più fatica a riprendersi, numerosi player della distribuzione non hanno retto e sono stati travolti dalla crisi economica. In questo difficile contesto, Conad Sicilia con i suoi 181 soci imprenditori siciliani continua a crescere, rafforzando la sua leadership nella regione e ad investire sul territorio, dimostrando la forza del modello cooperativo per la crescita dell’impresa siciliana. Gli elementi chiave del nostro successo sono: la centralità del socio imprenditore, la competitività dell’offerta garantita dal rapporto qualità-convenienza, lo sviluppo dei prodotti a marchio Conad, la grande attenzione ai freschi e il forte legame con il territorio, confermato dagli oltre 300 fornitori locali”.
IL PIANO D’INVESTIMENTO
L’investimento arriva a completamento di un piano ambizioso iniziato alla fine del 2017 con la rivisitazione dei flussi e l’armonizzazione delle rotazioni nei due grandi poli logistici di Conad Sicilia. Il secondo step, che si è concluso a fine 2018, è stato quello di cambiare il modello operativo e di approvvigionamento sostenendo il crescente volume distribuito, che ha raggiunto la cifra record di oltre 56 mln di colli annui. Si è investito integrando il mondo del fresco industriale e completando il network delle piattaforme ortofrutta con l’apertura di quella di Ispica (RG) nel pieno intento di minimizzare i chilometri percorsi da parte dei fornitori e utilizzare al meglio le risorse e i prodotti del territorio. Sono circa un centinaio infatti i piccoli produttori agricoli del territorio che nell’ultimo anno hanno fatto il loro ingresso nei supermercati siciliani, per portare sulle tavole dei clienti prodotti rigorosamente made in Sicily.
IL MODELLO DI OUTSOURCING LOGISTICO
Il forte investimento nello sviluppo logistico di Conad Sicilia assicurerà alla cooperativa un differenziale competitivo per affrontare uno sviluppo qualificato in quelle aree del territorio, come la Sicilia orientale, in cui ha ancora ampi margini di crescita. La scelta è quella di un modello di outsourcing logistico basato su operatori specializzati sia nella gestione dei depositi che nei trasporti e che garantiscano servizio e qualità nella gestione delle merci all’interno della rete distributiva. Una fonte di sviluppo che avrà importanti ricadute occupazionali sul territorio.