La reputazione conta, quella digitale ancora di più. I numeri di Web Dop, la prima ricerca sulla presenza online e l’attività digitale delle DOPp/IGP italiane realizzata dalla Fondazione Qualivita, non lasciano spazio ai dubbi, i prodotti Dop e Igp spopolano sul web: oltre 6.500 contenuti al giorno veicolati su blog, forum, siti di notizie, social network in tutto il mondo; il 55% delle conversazioni all’estero, USA in primis (26%), per oltre 100.000 utenti ingaggiati quotidianamente.
IL PROGETTO WEB DOP
Web Dop è frutto di un progetto durato nove mesi, durante i quali sono stati indagati sia la capacità dei prodotti DOP/IGP italiani di generare conversazioni online sia l’insieme delle azioni web e di digital marketing attuate dai Consorzi di tutela. Gli obiettivi dello studio? Sul breve periodo, la realizzazione del primo report di analisi sulla presenza e la reputazione delle Indicazioni Geografiche italiane sul web (con un focus particolare sull’attività digitale dei Consorzi), sul lungo periodo, l’individuazione di dati e informazioni in grado di favorire strategie di promozione (e di tutela) online.
SOCIAL BOOM
La prima sezione del report fornisce dati e informazioni sui canali web ufficiali delle Dop/Igp italiane: le evoluzioni degli ultimi anni, le case history di successo, gli investimenti digitali dei Consorzi ecc. A emergere, in prima battuta, è il boom degli account social: 436 le pagine dei prodotti nel 2019 contro le 268 di due anni fa. L’88% dei Consorzi che ha investito risorse sui social media, l’86% sul sito web e il 63% in digital marketing. Il web è oggi voce stabile nel budget dei Consorzi: è chiaro in questo senso il sostegno pubblico, con quasi la metà dei Consorzi (46%) che solo nell’ultimo anno ha beneficiato di finanziamenti.
WEB DOP, COME SE NE PARLA?
La seconda sezione del report Web Dop è un’analisi qualitativa dei contenuti delle varie pagine online. Le conversazioni digitali legate ai prodotti DOP/IGP mostrano un lessico molto ricco e complesso: emergono termini come ‘turismo’, ‘cultura’, ‘sostenibilità’, ‘salute’, che sottolineano come cibo e vino Made in Italy non rappresentino solo beni di consumo, ma siano veicolo di un valore più ampio che sostiene la crescita del Paese e la sua reputazione nel mondo. Ben 51 milioni di utenti raggiunti in 9 mesi, con 1,8 milioni di menzioni riferite alle principali Ig italiane veicolate da 968mila autori sul web. All’estero più della metà dei contenuti (55%). Instagram e blog sono i canali più ‘passionali’, mentre su Twitter e portali news passano anche temi di attualità (non sempre connotati positivamente).