I numeri da cui ripartire sono questi: Etruria Retail, la cooperativa senese che gestisce i negozi a marchio Simply dell’Italia centrale, ha chiuso il bilancio 2018 con un fatturato netto di 219 milioni di euro e di 360 milioni di euro alle casse. Lo storico master franchisee di Auchan, sarà chiamato nei prossimi mesi a una scelta importante: trovare un nuovo partner di lungo periodo, alla luce della decisione del gruppo francese di abbandonare il mercato italiano cedendo a Conad la quasi totalità delle attività dirette. I risultati economici sono stati illustrati durante l’assemblea di bilancio che ha visto riunirsi a Siena i 224 soci, che si sono espressi favorevolmente anche sull’attribuzione di parte degli utili conseguiti. Assegnazione superiore a due milioni di euro, andata a beneficio dei soci stessi sotto forma di ristorno.
LA RETE SUL TERRITORIO
La cooperativa conta 295 punti vendita distribuiti in 15 province e quattro regioni: Toscana (207 punti vendita), Umbria (58); Lazio (26) e Liguria (4). Nessuna informazione è stata diffusa relativamente al trend delle vendite, ma la società sottolinea di avere una situazione patrimoniale solida. Il capitale investito si mantiene di poco oltre ai 61 milioni di euro e il patrimonio netto supera 39 milioni di euro, consentendo una copertura vicino al 64% dell’intero capitale investito. La società ribadisce poi che la posizione finanziaria continua il percorso di netto miglioramento dell’esercizio precedente, con un indebitamento ridotto di oltre 8 milioni di euro in due esercizi. Sul fronte occupazionale, il gruppo Etruria Retail – di cui fanno parte la cooperativa senese, le sei controllate che operano nei settori retail, del food service e gestione diretta di punti vendita e la rete di vendita, i soci e i loro dipendenti – dà lavoro complessivamente a circa 3.000 persone.
LA COMPOSIZIONE DELLE VENDITE
Guardando nel dettaglio la composizione merceologica delle vendite, i generi vari rappresentano il 49%, il settore salumi e latticini (24%), seguiti da ortofrutta (12%), carni (10%) e surgelati (5%). La quota maggiore delle vendite si realizza nell’area di Arezzo, Grosseto e Siena (oltre il 53%), mentre il 32% si registra nella Toscana del Nord e la Spezia e oltre il 14% in Umbria, Lazio e Abruzzo. Il sistema retail, nell’ultimo anno, si è rafforzato anche grazie a una organizzazione distributiva che può contare su 3 depositi per un totale di 25.000 metri quadrati di superficie dedicati all’ortofrutta, alle carni, ai generi vari, ai salumi, latticini e ai surgelati. Etruria Retail è a capo di un gruppo di imprese che operano principalmente nei settori retail, del food service e gestione diretta di punti vendita. Tra queste, Gms – che gestisce i supermercati di proprietà della Cooperativa e dà lavoro a oltre 400 dipendenti – esprime vendite al pubblico di poco inferiori ai 100 milioni e ha chiuso il 2018 con un risultato positivo di 132 mila euro. Sapori di Toscana, attiva nel food service in Toscana, ha fatturato oltre 35 milioni di euro, ottenendo un risultato d’esercizio positivo per 73 mila euro al netto dell’imposte.
IL DIALOGO CON LE INSEGNE DELLA GDO
“In questi anni ci siamo misurati con le sfide del mercato, mantenendo la nostra identità, cercando sempre di anticipare le tendenze e di supportare la rete e i soci con competenza, efficacia e professionalità – ha detto Graziano Costantini, Direttore Generale di Etruria Retail –. Anche di fronte alla cessione delle attività di Auchan Retail Italia, per altro prevista, abbiamo scelto, già da tempo, di avviare un proficuo dialogo con i rappresentanti delle più importanti insegne del settore retail dello scenario italiano, per giungere in maniera serena alla migliore scelta di un nuovo partner commerciale con il quale lavorare insieme per i prossimi anni. In ogni caso non perderemo la nostra identità e i nostri valori e continueremo a essere punto di riferimento per i soci, per i dipendenti e per i nostri clienti”.