Risultati positivi per Conad Adriatico, che ha chiuso un 2018 difficile per l’universo retail con una crescita a doppia cifra (+15,5%) del fatturato, attestatosi a 1,2 miliardi di euro e un patrimonio netto consolidato di 176,5 milioni di euro, conto i 162,2 dell’anno precedente. Una conferma della solidità economica del gruppo, che prosegue così nell’attuazione del piano di sviluppo che da qui al 2021 prevede investimenti per 78,6 milioni di euro, da destinare a nuove aperture, ristrutturazioni dei punti vendita, adeguamenti della struttura informatica, servizi ai clienti e interventi in ambito ambientale.
La cooperativa si conferma leader di mercato in Abruzzo con una quota del 27,5% e in Molise (22,7%). Da rimarcare, spulciando i dati diffusi in occasione dell’assemblea dei soci, la performance di Chieti, dove più di una famiglia su tre (36,1%) sceglie le insegne Conad, e di Teramo, dove a fare acquisti nei punti vendita Conad è il 24,7% delle famiglie (fonte GNLC II semestre 2018).
CONAD ADRIATICO IN CONTROTENDENZA
“Il risultato che abbiamo ottenuto in un anno difficile per l’economia e le famiglie – sottolinea Antonio Di Ferdinando, Direttore Generale di Conad Adriatico – conferma le buone potenzialità di investimento e la validità del nostro modello imprenditoriale, in una fase in cui quello centralizzato è in forte difficoltà”. Il riferimento a Auchan, oggetto dell’acquisizione da parte di Conad attualmente al vaglio dell’Authority, è trasparente. “Cresciamo su solide basi e con buone prospettive di sviluppo. I punti vendita Finiper – prosegue Di Ferdinando – oggetto dell’operazione conclusa a fine 2018 rappresentano una buona occasione per valorizzare la presenza di Conad Adriatico nella provincia di Macerata e in Abruzzo, garantendo ai soci una crescita imprenditoriale anche nel format ipermercato e ai piccoli produttori locali ino sbocco nei mercati della grande distribuzione”. Va precisato che l’operazione di affitto di ramo d’azienda che Conad ha dato vita con Finiper riguarda sei ipermercati a insegna Iper, 4 dei quali nelle regioni in cui opera Conad Adriatico: a Ortona (Chieti), Città Sant’Angelo (Pescara), Colonnella (Teramo) e Civitanova Marche (Macerata).
A fine 2018 la rete commerciale della cooperativa era dunque composta da 410 punti vendita (7 Ipermercati, 20 Superstore, 158 Conad, 118 Conad City, 32 Margherita, 57 Todis e 18 L’Alimentare), ubicati sulla dorsale adriatica: nelle Marche (44), in Abruzzo (140), Molise (18), Basilicata (7) e Puglia (164), oltre ai 41 negozi in Albania e Kosovo. Ad essi vanno aggiunti tre distributori di carburanti, 4 Ottico, 12 parafarmacie, 6 self-service 24 su 24 Conad e un PetStore. Conad Adriatico conta 259 soci imprenditori e 5.792 collaboratori tra sede centrale e rete vendita (617 in più rispetto al 2017).
INVESTIMENTI E SVILUPPO
Attraverso interventi mirati sugli assortimenti (vedi l’iniziativa Bassi&Fissi) e servizi, nel 2018 la cooperativa ha assicurato ai clienti un risparmio calcolato nell’ordine di 22,5 milioni di euro. E confermando uno stretto rapporto con 843 produttori locali, Conad Adriatico ha sviluppato un fatturato di 271,5 milioni di euro. Tutto questo senza dimenticare l’ambiente – l’indice di efficacia del trasporto, calcolato sulla base delle percorrenze a pieno carico degli automezzi, è migliorato rispetto al 2017 – e la responsabilità sociale: un’area in cui il retailer ha investito oltre 2,1 milioni di euro.
“Conad è impegnata – conclude Di Ferdinando sul tema Conad-Auchan – in un’operazione di vero e proprio salvataggio, fortemente voluta innanzitutto da Francesco Pugliese, che vedrà protagonista anche Conad Adriatico: uno sforzo enorme, che svilupperemo nell’arco di 3-5 anni e che si tradurrà in una grande opportunità di sviluppo per il nostro modello, coerentemente con l’obiettivo di diventare a tutti gli effetti la prima azienda del retail in Italia”.