Siamo nell’era dell’industria 4.0, era in cui le macchine sono interconnesse fra loro e dove si cerca di automatizzare e ottimizzare i processi di business ed i processi decisionali. Ma quale contributo devono dare i sistemi e le macchine alle persone? E come si ottimizza un processo ibrido? Proprio qui si innesta il nuovo paradigma dei sistemi gestionali estesi che devono occuparsi della corretta integrazione di persone e macchine.
L’INTEGRAZIONE DI SISTEMI E PERSONE
L’integrazione dei sistemi con le persone consiste nel riuscire a supportare gli utilizzatori delle applicazioni, con il concetto delle 3 A: Alert, Analyse, Act. L’utente, nell’esecuzione dei propri task, viene sollecitato dagli alert calcolati dal sistema – in base a regole di business preimpostate – e, magari proprio dalla stessa schermata, può analizzare le criticità rilevate con la relativa priorità e quindi andare a compiere azioni correttive di fronte a ogni anomalia riscontrata. Questo è il supporto dei sistemi alle persone. Ma quale supporto possono dare le macchine ai sistemi di back office?
L’INTEGRAZIONE DELLE MACCHINE
L’integrazione delle macchine consiste nel riuscire a connettere i singoli punti di informazione degli impianti, delle attrezzature e dei sensori per velocizzare e automatizzare i processi tramite il concetto delle 3 D: detect, decide, do. Il sistema gestionale, di fronte a una informazione che arriva dal campo (cioè dalle macchine in streaming o in modalità tradizionale) effettua delle azioni al posto dell’utente, sulla base di regole di business predefinite. Ma non basta. La corretta integrazione presuppone che le soluzioni IT corporate oggi siano essenziali, semplici, e permettano di andare direttamente al punto. In un’era dove tutto è smart – smartphone, smart tv, smart watch, ecc. – essere “smart” è un must. Le soluzioni IT devono offrire “suggerimenti e highlights”, un path semplice di navigazione, ampie funzionalità senza aggiungere complessità, anzi mantenendo una buona flessibilità e una user experience (UX) “self explaining”.
Queste caratteristiche migliorano la UX, aumentano l’efficienza e la qualità –percepita e non- del lavoro. Soprattutto, agevolano la formazione degli utenti e l’inserimento di nuovi talenti in azienda. Tema questo molto caldo perché non è facile trovare le persone giuste e formarle rapidamente all’utilizzo dei sistemi aziendali.