Con il passaggio dal governo “Conte 1” al “Conte 2”, i cui membri hanno giurato questa mattina, è cambiato tra gli altri anche il nome del ministro delle Politiche Agricole. La neo-ministra, che subentra in questo incarico al leghista Gian Marco Centinaio, è la senatrice del Pd Teresa Bellanova. Una carriera da sindacalista nel segno della Cgil, la sua, che ha preceduto l’approdo in politica: per Teresa Bellanova non è la prima volta tra i banchi del governo. Il 28 febbraio 2014 era stata nominata sottosegretaria al Lavoro nel governo Renzi, successivamente “promossa” il 29 gennaio 2016 a vice ministra allo Sviluppo economico, incarico mantenuto con il governo Gentiloni.
LA CARRIERA DI TERESA BELLANOVA
Pugliese doc (è nata a Ceglie Messapica), la Bellanova è stata in prima fila nella vertenza Ilva, in cui ha lavorato fianco a fianco con l’allora ministro Carlo Calenda. Ha iniziato a lavorare a 15 anni nei campi, per poi diventare giovane sindacalista della Federbraccianti nelle province di Bari e Lecce, particolarmente attiva nel contrasto al caporalato nella sua terra.
Nel 1988 è stata nominata Segretaria Generale provinciale della Flai (Federazione Lavoratori AgroIndustria) della Cgil, sempre nella provincia di Lecce. Nel 1996 è diventata segretaria generale della Filtea, la federazione del tessile e dell’abbigliamento della confederazione sindacale.