Per festeggiare l’importante traguardo dei suoi primi 100 anni di storia, Anuga, la più grande piattaforma fieristica internazionale dedicata al mondo del Food&Beverage, ha fatto le cose in grande. Cibi, bevande, ma anche tecnologie industriali e servizi, dalla produzione alla distribuzione, l’edizione 2019 della fiera di Colonia si appresta a stabilire nuovi record: 7.500 espositori (più di mille dei quali italiani) e un pubblico di 165mila visitatori.
L’ITALIA È SOTTO I RIFLETTORI
È in tale scenario che l’Italia, ancora una volta, diventa protagonista. Delle oltre mille aziende del made in Italy presenti, 200 sono ospitate nella collettiva organizzata da Koelnmesse Italia, articolata nelle diverse aree merceologiche. Altre 200 imprese hanno scelto di partecipare, nel padiglione 11.2, negli spazi organizzati con ICE–Italian Trade Agency. “Le eccellenze del nostro Paese – commenta Thomas Rosolia, Amministratore Delegato di Koelnmesse Italia – stabiliscono indubbiamente dei veri e propri punti di riferimento a livello di gusto e di piacere, ma anche di capacità industriale, di attenzione ai mercati, di servizio al complesso tessuto della distribuzione a livello internazionale”.
I FOOD TREND DI DOMANI
Anuga è certamente l’osservatorio migliore per guardare all’evoluzione del F&B nei vari comparti merceologici. Tra i fil rouge della kermesse c’è il trend del ‘free-from’: secondo un’indagine affidata a Innova Market, nel 2018 il 23% dei nuovi prodotti arrivati sul mercato recano la dicitura ‘non contiene…’, che si parli di oli, glutine o altre sostanze; ed è una tendenza in continua crescita, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti. Sempre più forte anche la domanda di cibi e bevande certificati Halal (che rispettino le regole alimentari islamiche, un’offerta che cresce di oltre il 10% l’anno) e Kosher, rispettosi dei dettami della religione ebraica. Nel 2018, poi, sono cresciuti del 5% anche i nuovi prodotti ‘no-GMO’, così come sono sempre più le referenze (cibi e bevande) più naturali e con precise indicazioni della loro filiera. In una vita che corre sempre più veloce, non può non aumentare la richiesta di cibi pronti, a patto che siano di alta qualità, salubri e capaci di apportare all’organismo i giusti principi nutrienti, soprattutto per le pause nei posti di lavoro. Sotto i riflettori anche i cosiddetti ‘superfood’, in particolar modo i grani (semi di girasole, di zucca, quinoa, semi di lino, i grani antichi…) con particolari ‘performance’ nutrizionaliche possono garantire un valore aggiunto in termini di benessere: la crescita di questi alimenti è stata del 12% annuo nel periodo 2014-2018.