Ormai da qualche anno la sua vera forza è nella capacità di sottrarre clienti ai cosiddetti big four, attirando la classe media anche con proposte premium come per esempio il miele di manuka e l’aragosta. Una dinamica condivisa con la connazionale Aldi, tanto che attualmente i due discount tedeschi oltremanica raggiungono insieme il 14% di market share, lo 0,8% in più rispetto ai valori dello scorso anno. Secondo Kantar, la quota di mercato di Lidl si attesta al 6% e, considerati i trend di crescita, potrebbe presto insidiare Co-op, pressoché stabile al 6,6%. Nell’ultimo trimestre, intanto, a trainare il business della catena tedesca è stata l’offerta di marca, con vendite ben più performanti in confronto alle private label. Un aspetto, quest’ultimo, considerato sorprendente dagli analisti, ma che in fondo conferma ed evidenzia come stia cambiando l’approccio strategico del retailer, sempre meno orientato al profilo di hard discount.
Caccia a un project manager digitale
Rientra in questa vision anche il prossimo lancio di un servizio e-grocery, finalizzato a recuperare il gap con la concorrenza in questo canale. Non a caso, il discount è da qualche settimana alla ricerca di un nuovo project manager digitale, a cui affidare lo sviluppo delle vendite online, in collaborazione con l’attuale responsabile e-commerce, Louise Weise. Resta ancora da capire, tuttavia, come sarà effettivamente realizzato il progetto.
Le alternative in campo
Lidl potrebbe decidere di seguire le orme di Aldi, che offre la consegna di alcuni prodotti delle linee Specialbuy ed Everyday Collection, oltre a vini e liquori. Oppure, l’alternativa sarebbe quella di affidarsi a un’app dedicata, magari fornendo un servizio completo, come gran parte dei suoi maggiori concorrenti.
Crescita record per il canale
Lo scorso anno i consumatori britannici hanno speso ben 13,5 miliardi di euro acquistando prodotti alimentari online, con un incremento del 9% rispetto al 2017. Gli analisti concordano che nei prossimi anni il settore continuerà a crescere con un ritmo sostenuto, rendendo quindi necessaria la mossa di Lidl.
Un settore affollato e competitivo
Tuttavia, viene anche evidenziato che il discount, nonostante l’abilità dimostrata nell’erodere quote di mercato ai competitor all’interno della distribuzione tradizionale, possa invece in questo caso soffrire la maggiore esperienza degli altri player. In ogni caso, Lidl si prepara anche ad inaugurare altri 30 store fisici, da aggiungere a una rete commerciale che già conta su 760 negozi.