Era il 31 gennaio del 1959 quando a Modena dieci caseifici sociali emiliani unirono i loro destini costituendo il Consorzio Caseifici Sociali (CCS), lo stesso che negli anni Novanta sarebbe divenuto Gruppo Granterre. A sessant’anni (o poco più) di distanza da quella data, peraltro la stessa di San Geminiano Patrono modenese e giorno di mercato di bestiame, dalla storica sede di Via Polonia, Granterre controlla l’intera filiera produttiva del Parmigiano Reggiano ed è leader di mercato con Parmareggio. I numeri parlano da soli: la filiera produttiva che fa capo al Granterre conta 679 aziende agricole, 14 soci, 21 caseifici di lavorazione (principalmente nel modenese, ma anche su Reggio Emilia e Parma, in un’ottica di suddivisione territoriale che valorizza tutte le nicchie di produzione), circa 2,5 milioni di litri di latte trasformato e 458.902 forme di Parmigiano Reggiano (quasi il 13% dell’intera produzione del Consorzio), per un valore che sfiora i 200 milioni di euro.
“Granterre è un pezzo della comunità, oltre che dell’economia del territorio – afferma il Presidente Ivano Chezzi – e per questo abbiamo voluto condividere con tutti i questo anniversario, promuovendo varie iniziative: un libro che ripercorre la storia dal 1959 a oggi, la grande festa di compleanno del 23 novembre al Forum Monzani e la donazione di 60 alberi al Parco Ferrari di Modena, uno per ogni anno di vita”.
PRESENTE E FUTURO DI PARMAREGGIO
Evoluzioni societarie, senso di appartenenza, decisioni prese in condivisione con i soci e una buona dose di lungimiranza: sono questi gli ingredienti che hanno determinato il successo di Granterre. Gli stessi che hanno portato anche alla realizzazione del progetto Parmareggio: il primo e unico marchio nel mercato del Parmigiano Reggiano, che gode di un’elevata notorietà presso i consumatori, a partire dai più piccoli, grazie al successo dei Topolini (le mascotte fortemente volute da Paolo Micheli, Presidente Granterre dal 2005 al 2010) e delle referenze innovative come la linea di snack on the go l’ABC della Merenda.
“La scelta di puntare forte sulla marca ci ha condotto a risultati straordinari – sottolinea Giuliano Carletti, Amministratore Delegato Granterre –: dal 2006 al 2019, il fatturato di Granterre è quasi raddoppiato (oggi 420 milioni di euro, ndr) e quello di marca (Parmareggio), che 14 anni fa era di 30 milioni di euro, oggi tocca i 190 milioni, di cui il 40,4% è rappresentato dalle innovazioni di prodotto degli ultimi anni. Grande merito va anche agli importanti investimenti che sono stati fatti in questi anni: oltre 80 milioni di euro in marketing, di cui 50 milioni in comunicazione. Il futuro ci vede insieme a Grandi Salumifici Italiani nel nuovo Gruppo Bonterre, che ha grandi prospettive di crescita, sia nel mercato italiano che, soprattutto, nei mercati esteri grazie all’esclusiva offerta di eccellenze italiane”.