Poche righe per una ‘prima volta’ storica. Con una nota scarna Esselunga comunica di aver siglato con Margherita Distribuzione – cioè la società cui fanno capo le superfici ex Auchan non ancora assorbite da Conad – un accordo vincolante per il trasferimento di sei rami d’azienda, rilevando altrettanti punti vendita in Lombardia ed Emilia-Romagna. L’operazione si inserisce nel quadro di sviluppo del gruppo e sarà perfezionata nelle prime settimane del 2020.
UNA MOSSA FUORI DAGLI SCHEMI
Una scelta che ha davvero pochissimi precedenti: Esselunga è subentrata nella gestione di punti vendita attivi in rarissime occasioni. Era accaduto ad Arcore (MB), dove venne rilevato un punto vendita Standa, ma mai comunque era stato acquisito un ‘pacchetto’ così corposo. Il perché era sintetizzato bene nella frase di un manager di prima linea dell’insegna: “Comprare negozi non avrebbe senso, dovremmo demolirli e rifare tutto daccapo”. Un modo per sottolineare la differenza del modello Esselunga rispetto al panorama italiano della Gdo. Ma questo 2019, destinato a restare negli annali della distribuzione italiana, ha visto crollare più di un tabù. E anche Esselunga – che ha riscritto la propria strategia su molti fronti, dal posizionamento nella comunicazione alle formule retail, con l’inaugurazione di un negozio fortemente innovativo come quello di via Triumplina a Brescia, per non parlare de la Esse, singolare mix di ristorazione e prossimità – ha deciso di fare una mossa fuori dagli schemi del passato.
I PUNTI VENDITA ACQUISITI DA ESSELUNGA
Esselunga, che ad oggi conta 160 punti vendita, non ha diffuso alcuna informazione relativamente alla precisa localizzazione dei sei negozi, limitandosi appunto a indicare le regioni, cioè Lombardia ed Emilia-Romagna. Secondo quanto risulta a Food, si tratta comunque di quattro punti vendita a Milano, uno nel lecchese e l’ultimo a Parma. Nella città ducale c’è un solo negozio del gruppo francese: il Punto Simply di via Verdi, collocato in una zona centrale, a metà tra strada tra la stazione ferroviaria e il Palazzo della Pilotta, cuore monumentale di Parma. Il negozio ha una superficie che pare poco compatibile con il classico format Esselunga – peraltro già presente in città con tre punti vendita – ma potrebbe adattarsi benissimo a la Esse. E forse proprio qui sta la chiave di lettura dell’intera operazione, che potrebbe dare modo a Esselunga di replicare il format inaugurato il 4 dicembre in Corso Italia a Milano. Perché il campione del superstore ora ha anche un’altra carta da giocare.