Plastic tax e sugar tax cambiano rispetto alle previsioni, e in vista del voto sulla manovra finanziaria l’intenzione della maggioranza sembra quella di rinviarle entrambe. Al momento, secondo le indicazioni del governo la tassa sulla plastica verrebbe spostata a giugno. L’imposta sarà anche dimezzata, passando da un euro a 50 centesimi al chilo. La sugar tax invece entrerà in vigore praticamente a fine anno, ottobre 2020, anche per la forte pressione del Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova.
Il ridimensionamento, per ora, non basta a soddisfare le richieste dell’associazione di categoria dei produttori di bevande analcoliche Assobibe, che sottolinea come la tassa sulla plastica sia stata fissata “a 50 c/kg, e rimane una imposizione enorme su plastiche vendute a 80 c/kg, come il PET. La tassa su un unico prodotto alimentare, le bevande analcoliche, non ha subito invece alcuna riduzione né modifica: rimasti 10 c/litro di imposta su prodotti venduti anche a 40-50 c/litro dal produttore al dettagliante”.
COME CAMBIANO PLASTIC TAX E SUGAR TAX
Le bevande analcoliche, lamenta ancora Assobibe, “sono tutte tassate, non solo quelle ‘soverchiamente zuccherate’, e non sono previste fasce legate a quantità di zuccheri né tempi ragionevoli entro cui adeguarsi. È tassato solo l’1% di calorie assunte quotidianamente. Inoltre, le bioplastiche compostabili non possono essere usate dal settore, quindi l’esclusione è inutile; non sono state escluse le plastiche riciclabili. Lo slittamento della sugar tax non cambia una situazione insostenibile, che ha già determinato lo stop agli investimenti. Rimangono le incertezze e preoccupazioni di imprenditori, operai e impiegati del settore e dell’intera filiera, a partire da quella agrumicola italiana”.
Gli 80.000 tra imprenditori e lavoratori del settore “massacrato dalla devastante doppia tassazione del governo Conte, sugar e plastic tax, chiedono un incontro urgente con la Presidenza del Consiglio per capire perché gli emendamenti annunciati confermano l’accanimento contro un singolo comparto – afferma David Dabiankov direttore generale di Assobibe -. Di fatto, si rinvia solo di pochi mesi l’entrata in vigore di norme che comportano +60% il costo della plastica e +28% la pressione fiscale sulle bevande zuccherate”.