Da Hong Kong al Canada, passando per Israele e con destinazione Italia: l’incipit del comunicato stampa di Deloitte rende perfettamente l’idea sulla forte connotazione internazionale della seconda edizione del FoodTech Accelerator, che ha preso ufficialmente il via il 30 gennaio.
9 STARTUP DA TUTTO IL MONDO PER L’INNOVAZIONE AGROALIMENTARE ITALIANA
Dopo oltre 80 mila km percorsi, 20 eventi in 12 paesi e 600 candidature ricevute in oltre 7 mesi, il team misto Officine Innovazione – Deloitte – Corporate Partners ha decretato le nove startup finaliste che accederanno così al programma di accelerazione:
- Agritask – Israele – Agritech – Piattaforma di gestione agronomica
- Cytophage – Canada – Biotech – Sviluppo batteriofagi sintetici per prevenire e curare le infezioni batteriche degli animali.
- Equinom – Israele – Agritech – Sviluppo “Smarter Seeds”. ne abbiamo parlato sulla newsletter #Tech, iscriviti qui
- Heallo – Italia – Foodtech – Sviluppo di una fibra solubile che riduce gli impatti del picco glicemico e dei carboidrati.
- KTCHN LAB. Italia – Horecatech – Ghost kitchen
- Innovopro – Israele – Food science – Produzione isolati ed estratti di ceci per produzione alimenti plant-based
- Ixon – Hong Kong – Packaging – Tecnologia per confezionamento sottovuoto asettico
- Soos Technology – Israele – Agritech – Tecnologia per l’ottimizzazione degli incubatoi usati nel settore avicolo
- ZeroEgg – Israele – Food science – Produzione sostituti dell’uovo a base vegetale
Le 9 startup accederanno ora al programma di accelerazione di 15 settimane durante il quale potranno sviluppare e implementare i progetti pilota con i corporate partners: Amadori, Cereal Docks, Peroni, Italia Zuccheri e Gruppo Finiper e avere a disposizione una schiera di mentor di altissimo profilo.
“Questa seconda edizione – ci spiega Giulia Silenzi Responsabile del Footech Accelerator – parte ovviamente con aspettative e ambizioni più alte rispetto alla prima. Il nostro obiettivo primario è portare a termine tutti i progetti pilota tra startup e partners. In una visione più ampia ciò che desideriamo è portare un vero valore aggiunto alle aziende partner e contribuire ad accelerare l’innovazione agroalimentare dell’intero ecosistema italiano.”
SECONDA EDIZIONE, SECONDO LIVELLO
Ciò che balza subito all’occhio è l’elevata qualità delle startup selezionate, oltre al grado di maturità. Le 9 startup hanno infatti già raccolto complessivamente oltre 35 milioni di euro.
“La prima edizione – continua Giulia – da un lato ci ha costruito una solida reputazione permettendoci di attrarre startup più mature e di altissima qualità e dall’altro ha permesso sia a noi che ai nostri partner, di sperimentare facendoci capire che quest’anno eravamo pronti a passare al secondo livello.”
TERZA EDIZIONE, TERZO LIVELLO?
Contemporaneamente al lancio della seconda edizione è stato annunciato anche il lancio della terza, che prenderà il via il prossimo giugno. Ci sono margini per un ulteriore miglioramento?
“Noi non ci consideriamo mai arrivati, e ogni anno capitalizziamo conoscenza, con la consapevolezza che si può sempre migliorare. Con questo spirito ci apprestiamo a iniziare la seconda edizione e con lo stesso spirito affronteremo la terza”. Conclude Giulia.
Deloitte suona la carica e alza il livello della contesa nell l’innovazione agroalimentare italiana,. Siete pronti?