Le nuove restrizioni agli spostamenti che sono state introdotte dal governo in seguito all’emergenza coronavirus, sono al centro delle discussioni social dei principali player della Gdo nell’ultima settimana. Giorgio Santambrogio, ad del Gruppo VéGé e presidente di ADM, si è soffermato sulle conseguenze di questi provvedimenti sul mondo della distribuzione.
A partire dal divieto di spostarsi in auto al di fuori del proprio comune di residenza, con il rischio di scompensi nella distribuzione di merci e nell’approvvigionamento della spesa da parte dei consumatori.
A questo proposito, a quanti hanno definito una “ovvietà” la possibilità di fare la spesa nel comune limitrofo, Santambrogio ha risposto che molti direttori del suo gruppo “hanno lamentato multe ricevute da clienti che hanno debordato”.
Mario Gasbarrino invita a riflettere sul ruolo positivo svolto dalla Gdo nel corso di questa crisi – come ‘calmiere’ naturale dei prezzi oltre che essenziale protagonista della distribuzione di alimentari – chiedendo al tempo stesso di non sovraccaricare i retailer di incombenze e polemiche che potrebbero ostacolarne l’attività.
Lo stesso Gasbarrino torna a chiedere con forza, come già la scorsa settimana, di detassare i premi ai dipendenti che molte aziende anche alimentari stanno erogando in questo periodo di emergenza.
L’ad di Conad Francesco Pugliese è intervenuto invece sul tema degli orari di apertura nella Gdo.
Si è inoltre espresso sul fatto che quanti lavorano nella distribuzione in tempi di coronavirus dovrebbero essere considerati a tutti gli effetti “indispensabili come i lavoratori delle utility”.
Infine, ha suscitato qualche polemica (ma non da parte del mondo dell’agroalimentare) un tweet della ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova a sostegno dell’acquisto di uova e colombe di produzione italiana in vista della Pasqua. Non pochii commentatori hanno giudicato inopportuno, in questo momento, un invito di questo genere.