Cassiere, addetti ai reparti, alle pulizie e dipendenti che assicurano quotidianamente la normale operatività nei punti vendita e la continuità dei rifornimenti. Se in tempi di quarantena da Covid-19 noi tutti possiamo continuare a fare la spesa nei supermercati per recuperare beni alimentari e di prima necessità gran parte del merito va al contributo del personale della Gdo. Una nuova classe di ‘eroi urbani’ quotidianamente esposta al rischio contagio, che in molti casi (soprattutto nei primi giorni dell’emergenza nazionale) ha dovuto auto premunirsi con mascherine e rimedi ‘fai da te’ e che adesso chiede a gran voce alle istituzioni maggiori tutele e misure assistenziali.
Ridurre gli orari di lavoro dalle 10 alle 18, aumentare i turni di rifornimento a negozi chiusi, rimanere chiusi la domenica quando le probabilità di contagio aumentano esponenzialmente. Sono queste alcune delle proposte che riecheggiano in questi giorni e che la Filcams-Cgil (Federazione Italiana Lavoratori Commercio Turismo e Servizi), insieme agli altri sindacati di categoria, sta portando all’attenzione del Governo per proteggere tutti quei lavoratori a stretto contatto con la clientela (farmacisti, dipendenti delle pulizie, personale degli autogrill), per sollecitare maggiori tutele e chiarezza nelle misure di protezione da adottare.
COOP CHIUDE I SUPERMERCATI LA DOMENICA
Intanto le imprese della Gdo prendono le loro misure per fronteggiare la crisi e tutelare i lavoratori. È notizia di queste ore, ad esempio, che Coop ha deciso la chiusura degli oltre 1.100 punti vendita per le prossime due domeniche (a partire dal 22 marzo), rivalutando al termine delle due settimane la situazione.
Dopo l’istituzione del comitato di crisi nazionale e le regole per lavorare in sicurezza, Coop vara in tutta Italia un nuovo provvedimento che ha una duplice valenza:“La riteniamo una misura doverosa – si legge nella nota ufficiale –. Così facendo contribuiamo a limitare le presenze per strada diluendo gli acquisti delle famiglie durante i giorni feriali della settimana e impedendone la concentrazione durante la domenica. Contemporaneamente veniamo incontro alle necessità dei colleghi che operano nei punti vendita e che tanto stanno facendo per garantire un servizio essenziale alle persone; sarà utile per avere una pausa in più in grado di attenuare la tensione delle scorse settimane. La misura è ovviamente eccezionale e limitata”.
ANCHE I RETAILER DEL SUD SI ALLINEANO
La scelta di chiudere tutti i punti vendita a gestione diretta domenica 22 e 29 marzo è stata intrapresa anche dalle principali aziende della grande distribuzione del Mezzogiorno: Apulia Distribuzione (Carrefour, nelle regioni Puglia, Basilicata, Calabria e Molise), Gruppo AZ (Master Coop Alleanza 3.0, Calabria), Gda (Qui Discount, nelle regioni Puglia, Campania, Basilicata e Calabria), Maiora (Despar, nelle regioni Puglia, Basilicata, Campania e Calabria), Megamark (Dok, Famila, nelle regioni Puglia, Campania, Molise, Basilicata e Calabria) e Tatò Paride (Master Coop Alleanza 3.0, nelle regioni Puglia e Basilicata). La decisione, presa di comune accordo dai player, è finalizzata “a consentire il giusto riposo ai lavoratori dei supermercati, messi a dura prova in un momento di grande emergenza e a garantire adeguati livelli di servizio alla clientela” – si legge nella nota –. […] La chiusura domenicale consentirà inoltre di presidiare al meglio i punti di vendita negli orari di apertura, limitando gli assembramenti, nonché di ripristinare più agevolmente le scorte, per un migliore servizio alla clientela”.
MD ASSICURA TUTTI I SUOI DIPENDENTI
Una polizza assicurativa ad personam per tutelare i possibili contagi da Coronavirus: è questa l’azione concreta intrapresa da MD per fronteggiare lo stato di crisi. Il secondo player italiano del settore discount ha stipulato con Assicurazioni Generali una polizza per i suoi 7.000 dipendenti (in vigore dallo scorso 13 marzo) che, in caso di positività al Covid-19, prevede un programma di assistenza sanitaria che copre: giorni di ricovero, con una diaria di 100 euro per i giorni di degenza superiori a sette, un’indennità di convalescenza alle dimissioni pari a 3.000 euro, a cui se ne aggiunge un’altra di 10.000 euro per singolo beneficiario erogata direttamente da MD per un totale di 500.000 euro. Non finisce qui, la polizza assicura aiuti e assistenza anche nel post ricovero con l’invio di medici a casa, trasporti in ambulanza, spostamenti per visite; e non si ferma di fronte alle difficoltà nella gestione famigliare prevedendo collaboratrici domestiche, baby sitter, accompagnamento dei figli a scuola e perfino pet-sitter. Il Presidente di MD Patrizio Podini motiva così il suo gesto riferendosi ai dipendenti: “Sono orgoglioso del lavoro che state svolgendo, del vostro impegno, della vostra dedizione, ma soprattutto del vostro senso di appartenenza. State dimostrando la vostra grande forza. Questa pandemia sta mettendo a dura prova tutto il sistema Italia, ma uniti ce la faremo”.
DALLA PARTE DELLA GDO
Il servizio di pubblica utilità che, oggi più che mai, sta svolgendo tutto il personale impiegato nei supermercati della Penisola non può e non deve passare inosservato. C’è chi non ha perso l’occasione per ribadirlo sui social. Come Mario Gasbarrino, oggi nel CdA di Cortilia ed Everton e già Presidente e AD di Unes.