“Certificazioni virus free, difficoltà a far arrivare le materie prime dall’Europa e una comunicazione falsa che, sotto il cappello della satira, fa terrorismo sui prodotti Made in Italy: tutti sistemi che mettono ingiustamente a dura prova le eccellenze alimentari italiane”. Commenta così Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, le preoccupanti conseguenze che si stanno verificando dopo l’emergenza coronavirus.
“Naturalmente – continua Vacondio – quelle che si susseguono in questi giorni sui nostri prodotti sono frutto di una comunicazione scorretta, quando non di vere e proprie pratiche commerciali sleali. Ma il problema è che tali informazioni vanno a toccare la sfera della salute dei consumatori, creando in loro, comprensibilmente, una preoccupazione che può facilmente trasformarsi in un rifiuto a comprare e mangiare cibo italiano“.
Cibo che però rimane sicuro e non corre alcun rischio con il coronavirus ma, continua il presidente di Federalimentare, “si sta facendo terrorismo psicologico sui nostri prodotti, con la possibilità di indurre una frenata ancora maggiore all’economia. In questo clima, ci rendiamo conto di come non sia sufficiente che a rassicurare i consumatori sia la sola industria alimentare. Chiediamo allora all’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, che si faccia garante dei nostri prodotti” – conclude Vacondio.