Chiusure dei supermercati nei giorni festivi e riduzione degli orari di apertura. Sono queste le prime misure prese dalla gran parte dei retailer per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, per tutelare al tempo stesso i lavoratori e i consumatori finali. Perché se da un lato la scelta parte proprio per ‘far respirare’ il personale di vendita dopo settimane di stress senza eguali, dall’altro è importante anche limitare il traffico di persone nei giorni, come la domenica, in cui le probabilità di contagio aumentano esponenzialmente. Il tutto in attesa di scoprire se il Governo, a sua volta, si pronuncerà con un nuovo decreto che che faccia luce sulla linea comune da adottare e che chiarisca, una volta per tutte, quali siano i prodotti di prima necessità.
DOMENICA 22 E 29 MARZO, LE CHIUSURE: COOP
Tra i primi retailer a prendere posizione c’è stata Coop, che il 16 marzo ha deciso la chiusura degli oltre 1.100 punti vendita per questa e la prossima prossime due domeniche (a partire dal 22 marzo); rivalutando poi al termine delle due settimane la situazione. “La riteniamo una misura doverosa – si legge nella nota ufficiale dello scorso 16 marzo –. Così facendo contribuiamo a limitare le presenze per strada diluendo gli acquisti delle famiglie durante i giorni feriali della settimana e impedendone la concentrazione durante la domenica. Contemporaneamente veniamo incontro alle necessità dei colleghi che operano nei punti vendita e che tanto stanno facendo per garantire un servizio essenziale alle persone; sarà utile per avere una pausa in più in grado di attenuare la tensione delle scorse settimane. La misura è ovviamente eccezionale e limitata”.
LA CHIUSURA DELLA GDO DEL MEZZOGIORNO
La scelta di chiudere tutti i punti vendita a gestione diretta domenica 22 e 29 marzo è stata intrapresa di comune accordo anche dalle principali aziende della grande distribuzione del Mezzogiorno: Apulia Distribuzione (Carrefour, nelle regioni Puglia, Basilicata, Calabria e Molise), Gruppo AZ (Master Coop Alleanza 3.0, Calabria), Gda (Qui Discount, nelle regioni Puglia, Campania, Basilicata e Calabria), Maiora (Despar, nelle regioni Puglia, Basilicata, Campania e Calabria), Megamark (Dok, Famila, nelle regioni Puglia, Campania, Molise, Basilicata e Calabria) e Tatò Paride (Master Coop Alleanza 3.0, nelle regioni Puglia e Basilicata). “La chiusura domenicale consentirà di presidiare al meglio i punti di vendita negli orari di apertura – recita il comunicato –, limitando gli assembramenti, nonché di ripristinare più agevolmente le scorte, per un migliore servizio alla clientela”.
LA CHIUSURA DI CONAD
Ieri (19 marzo) è arrivata anche la posizione ufficiale di Conad tramite le parole dell’Amministratore Delegato Francesco Pugliese, che non solo si allinea al ‘lock down’ delle prossime due domeniche, ma rilancia riducendo gli orari di apertura fino alle 19 nei prossimi giorni: “Dato l’eccezionale momento e la volontà di agevolare l’applicazione delle indicazioni del Governo e delle regioni, Conad ha suggerito ai propri soci imprenditori di limitare l’apertura dei punti vendita nelle prossime due settimane, dal lunedì al sabato fino alle ore 19:00. Inoltre, Conad ha suggerito di prevedere per domenica 22 e domenica 29 marzo, in funzione delle eventuali necessità di servizio ai cittadini e in accordo con le Autorità locali, la chiusura dei punti vendita. Conad ringrazia i soci, i loro collaboratori e i partner delle filiere produttive e della logistica per il loro impegno quotidiano a garantire continuità di servizio e disponibilità di alimentari e beni primari alle famiglie in tutta Italia” conclude Pugliese.
RAZIONALIZZAZIONE DEGLI ORARI PER ESSELUNGA
Esselunga non chiude, ma razionalizza gli orari di lavoro dal 21 marzo al 3 aprile. Nei negozi in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Liguria e Toscana nei giorni feriali verrà anticipata alle 20:00 la chiusura dei supermercati e la domenica l’orario sarà dalle 8:00 alle 15:00. Per quanto riguarda i punti vendita nel Lazio, in ossequio alle disposizioni regionali, saranno aperti dal lunedì al sabato 8.30-19 e la domenica 8-15.
LA CHIUSURA DI MD
Domenica 22 marzo le serrande resteranno abbassate per MD in tutti i suoi 780 punti vendita “per consentire agli addetti una pausa di riposo fisico e mentale dopo settimane continuative al proprio posto di lavoro in una situazione di stress e preoccupazione che non ha precedenti” – si apprende dalla nota ufficiale –. La decisione di MD è la naturale continuazione della politica di welfare aziendale messa in pratica con iniziative già comunicate in questi giorni: messaggi personali del Presidente Patrizio Podini e polizze assicurative a copertura sia di necessità sanitarie che di gestione domestica.
LA CHIUSURA DI D.IT
Anche D.IT, il progetto multi-insegna e multi-brand che coinvolge Sigma, Sisa e Coal, ha invitato gli associati a tenere chiusi i negozi le prossime due domeniche. Nella lettera indirizzata a partner e clienti, la Presidente Donatella Prampolini Manzini afferma che “Ad oggi le direttive del Governo non appaiono del tutto chiare in merito al ruolo di servizio che il contesto impone anche a noi della Distribuzione Organizzata” e ricorda come ancora non ci siano “informazioni certe riguardo al picco dei contagi, che potrebbe avvenire nelle prossime settimane. Per questa serie di motivazioni – continua la Prampolini – riteniamo necessario intraprendere azioni volte il più possibile alla salvaguardia della salute di tutti, pertanto suggeriremo a tutti i nostri Associati Sigma, Sisa e Coal di tenere i loro negozi chiusi la domenica nelle giornate del 22 e 29 marzo prossimi e fino a nuove indicazioni. […] il giorno di chiusura diventa funzionale anche per noi operatori al fine di poter ripristinare adeguatamente le scorte dei negozi ed offrirvi il miglior servizio possibile gli altri giorni della settimana”.
LA CHIUSURA DI EUROSPIN
Tra i discounter anche Eurospin ha optato per la chiusura di domenica prossima.
ALDI SI FERMA DI DOMENICA
Il discounter tedesco Aldi sceglie di chiudere i suoi 82 punti vendita italiani nelle domeniche del 22 e 29 marzo, “Misura precauzionale anche volta al contenimento degli afflussi negli store, fisiologicamente più alti nelle giornate di sabato e domenica” – afferma nella nota stampa –.
LA CHIUSURA DI VÉGÉ E UN APPELLO AL GOVERNO?
Infine, chiudiamo la rassegna con l’interrogativo rilanciato in questi giorni da Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé e Presidente di ADM: “Alcuni supermercati stanno valutando o hanno programmato un momento di riposo, per riorganizzare meglio l’attività. Sarebbe auspicabile che arrivasse dalle Autorità la direttiva univoca di consentire a tutti i punti di vendita di chiudere per qualche ora la domenica, per consentire una pausa a coloro che stanno lavorando da giorni senza fermarsi e senza nemmeno guardare più l’orologio”.